Mentre in Italia è stato identificato il primo caso di vaiolo delle scimmie, nel Regno Unito le autorità sanitarie hanno iniziato a prendere dei provvedimenti contro la malattia. In particolare hanno offerto ad alcuni operatori sanitari e ad altre categorie a rischio la possibilità di fare il vaccino contro il vaiolo “classico” (ufficialmente eradicato nel 1980).
Quanto è efficace il vaccino contro il vaiolo?
Un rappresentante della UK Health Security Agency (UKHSA) ha dichiarato che questo vaccino offre una certa protezione nei confronti del vaiolo delle scimmie. Lo confermano anche i dati diffusi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dai quali emerge un’efficacia dell’85% contro la malattia. La UKHSA ha dichiarato che il vaccino è stato offerto a tutti coloro che l’hanno richiesto, ma non è scesa nel dettaglio sui numeri.
In alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti, sono rimaste parecchie scorte del vaccino contro il vaiolo, che dovrebbero permettere di affrontare in modo sicuro un’eventuale situazione di emergenza. Bavarian Nordic, un’azienda biotecnologica danese, ha dichiarato di aver firmato un contratto con una nazione europea non meglio precisata per la fornitura delle dosi.
I casi di vaiolo delle scimmie in Europa
In Europa, il primo caso di vaiolo delle scimmie è stato confermato il 7 maggio. Il virus è stato individuato in un uomo tornato in Inghilterra dopo essere stato in Nigeria, dove la patologia è endemica. Da allora si sono verificati 14 casi in Portogallo, sette in Spagna e uno negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. Negli ultimi due anni le autorità sanitarie africane hanno fatto del loro meglio per tenere sotto controllo delle nuove ondate di vaiolo delle scimmie in Africa. “Il fatto che si siano verificati dei casi in altri Paesi ci preoccupa”, ha dichiarato Ahmed Ogwell Ouma, il direttore dell’Africa Cdc. Ha poi auspicato uno scambio di informazioni tra le varie nazioni sull’origine delle attuali ondate di vaiolo delle scimmie.