Per convincere il maggior numero possibile di persone a ricevere il vaccino contro il coronavirus è necessaria una comunicazione trasparente. La scelta dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) di rispondere alle principali fake news circolate nelle ultime settimane rappresenta un passo importante in questa direzione. Il primo mito sfatato sul sito ufficiale dell’ente riguarda il pericolo rappresentato dai vaccini, che non sarebbero sicuri perché “preparati troppo in fretta”. L’Iss ribatte che le Autorità competenti hanno approvato i vaccini solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza.
Perché sono arrivate solo poche dosi in Italia?
La falsità della seconda fake news riportata dall’Iss, riguardante il mancato acquisto dei vaccini da parte dell’Italia, è stata ampiamente dimostrata dalle vaccinazioni condotte nel corso del Vax Day. E anche se per ora nella Penisola è arrivato un numero di dosi inferiore rispetto a quello di altri Paesi europei, il ministero della Salute ha assicurato che la situazione cambierà nei prossimi giorni. Nella sua risposta alla bufala, l’Iss sottolinea che “l’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a opzionare le quantità di vaccini necessarie per la somministrazione a tutta la popolazione”.
Il vaccino è efficace sulla nuova variante del virus?
Un’altra notizia falsa piuttosto comune riguarda l’inefficacia del vaccino nei confronti della nuova variante di Sars-CoV-2. “Non vi è alcuna evidenza al momento che la mutazione del virus rilevata nel Regno Unito possa avere effetti sull’efficacia della vaccinazione. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro molti frammenti della proteina cosiddetta Spike. Quindi anche se ci fosse stata una mutazione in alcuni frammenti della proteina Spike è improbabile che possa essere sufficiente a rendere il vaccino inefficace“.
Possono permetterselo solo i ricchi?
A chi guarda con timore all’eventuale prezzo elevato dei vaccini, l’Iss ricorda che saranno disponibili gratuitamente per tutti. Inizialmente verrà data priorità alle categorie individuate come prioritarie, ma nel corso dei prossimi mesi la vaccinazione sarà offerta a tutti. Per quanto riguarda la presunta pericolosità del vaccino a Rna, che andrebbe a modificare il codice genetico, l’Iss sottolinea che si tratta di una preoccupazione infondata. “Il compito dell’mRNA è solo di quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula. In questo caso trasporta le istruzioni per la produzione della proteina Spike, quella utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule. L’organismo grazie alla vaccinazione produce anticorpi specifici prima di venire a contatto con il virus e si immunizza contro di esso”.
Quanto dura l’immunità?
Secondo un’altra bufala, l’immunità fornita dal vaccino durerebbe solo poche settimane. L’Iss spiega che i dati ottenuti durante le sperimentazioni condotte finora indicano che la protezione fornita dura alcuni mesi. “Solo quando sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni o se sarà necessario sottoporsi a richiami”. A chi invece sostiene che “il vaccino sia inutile perché non uccide il virus e non ferma l’epidemia”, l’Istituto Superiore di Sanità ricorda che “lo scopo del vaccino è quello di attivare il sistema di difesa dell’organismo contro il virus in modo che qualora dovesse venirne in contatto sia già pronto ad aggredirlo e renderlo inefficace”.
Le mascherine continueranno a essere necessarie
Infine, l’Iss ha sottolineato che anche dopo la vaccinazione sarà necessario continuare a seguire tutte le misure di protezione adottate finora. Finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere a se stessi il vaccino impedisce la trasmissione del virus ad altri, tutti dovranno continuare a indossare la mascherina, rispettare il distanziamento sociale e igienizzare le mani.