Il Covid rialza la testa nel Vecchio continente e in Nord America, complici anche le nuove varianti, e l’Italia prova a giocare di anticipo. La campagna vaccinale per l’autunno è pronta a partire. Sarà annuale e verrà raccomandata agli over 60 e alle persone fragili. Dunque niente obblighi. Per loro sarà a carico del Servizio sanitario nazionale. Tutti i dettagli della nuova campagna sono contenuti nella circolare diffusa nei giorni scorsi dal ministero della Salute.
“Continua il monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico da parte delle Regioni. Il ministero della Salute e gli enti deputati, pur in una situazione di assoluta tranquillità, mantengono inalterato il sistema di sorveglianza, incluse le varianti. Nessun allarmismo ma anche nessuna sottovalutazione”, ha spiegato all’agenzia Adnkronos il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. C’è la sua firma in calce alla circolare del dicastero guidato da Orazio Schillaci.
Come si legge nel documento, la campagna di immunizzazione anti-Covid “sarà concomitante con quella contro l’influenza stagionale e basata su vaccini a Rna messaggero e proteici, aggiornati contro la variante Xbb.1.5”.
A chi è raccomandato il vaccino – Fragile e anziani
Il nuovo vaccino aggiornato viene raccomandato in particolare alle persone con più di 60 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle donne in gravidanza o nel periodo postpartum comprese quelle in allattamento, agli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali. L’elenco prosegue poi con tutti coloro che pur avendo un’età inferiore a 60 anni sono considerati fragili perché affetti da malattie croniche e patologie come cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi.
Vaccini gratis per tutti, sì o no
Sul vaccino gratis per tutti, gli esperti sono divisi. C’è chi è scettico come Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Credo che la vaccinazione anti-Covid debba essere offerta ma attenzione sulla gratuità. In questi anni abbiamo visto che la scelta della gratuità ci ha fatto buttare via milioni di dosi perché molti italiani non hanno capito l’importanza di questi vaccini. Quindi è ora che aprano gli occhi sul fatto che lo Stato spende tanto sui vaccini, un investimento importante. Giusto quindi che il Servizio sanitario nazionale offra gratis il vaccino anti-Covid alle categorie a rischio ma gli altri lo paghino”.
La pensa diversamente Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “Credo che in autunno il vaccino anti-Covid debba essere offerto gratis a chi lo vuole fare anche se non è nelle categorie per cui è raccomandato”, sostiene promuovendo la scelta di abbassare l’età a 60 anni rispetto ai 65. “È molto giusta perché permetterà di rafforzare l’immunità della popolazione”.
Medici di famiglia: vaccino fondamentale
Che sia gratis oppure no, secondo i medici di famiglia è fondamentale che il richiamo del vaccino anti Covid-19 parta in autunno, soprattutto per tutelare gli anziani e i pazienti fragili, come malati cronici e immunocompromessi.
Come ha osservato la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), “il Covid è diventato ormai da diversi mesi una malattia meno aggressiva e meno letale”. Un fatto che, associato alla campagna di immunizzazione, ha permesso di ridurre le ospedalizzazioni, gli accessi in terapia intensiva e i decessi.
Allo stesso tempo, mettono in guardia i medici di base ,”il virus è diventato anche molto più contagioso ed è ancora ampiamente diffuso, comportando rischi soprattutto per la popolazione fragile”.
I numeri attuali dell’infezione in Italia “non sono allarmanti, ma provocano ancora oggi una decina di decessi al giorno riconducibili al Covid”, spiega il responsabile della Simg per le patologie acute Alessandro Rossi.