Uno studente di 16 anni ha accoltellato al Liceo scientifico di Abbiategrasso (MI) un’insegnante 50enne, colpendola al braccio con un’arma da taglio. La donna, che ha riportato ferite anche alla testa, è stata ricoverata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il ragazzo ha poi minacciato i compagni con una pistola giocattolo e con la stessa arma utilizzata contro la docente si è procurato alcune ferite.
A seguito dell’episodio il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di introdurre la figura dello psicologo negli istituti scolastici. “Bisogna cogliere l’occasione per riflettere attentamente sull’introduzione dello psicologo a scuola, soprattutto in un momento particolarmente difficile. Anche a seguito dell’emergenza Covid, il disagio psicologico dei ragazzi è aumentato in modo significativo“, ha spiegato.
L’Italia è indietro per quanto riguarda il servizio di psicologia scolastica
Valerio Mammone, direttore di ScuolaZoo e promotore di diverse iniziative e incontri di sensibilizzazione della figura dello psicologo nelle scuole, ha commentato così la reazione del Ministro: “Credo sia la prima volta che un Ministro dell’Istruzione affronti in modo pubblico il tema dello psicologo scolastico. E penso che abbia fatto bene”, “perché lo psicologo, in realtà, non serve soltanto agli studenti, serve anche ai docenti, che fanno un lavoro in alcuni casi “di frontiera”, talvolta molto complicato”.
“Un lavoro che comporta il dare dei giudizi a persone che non sono ancora formate da nessun punto di vista e che quindi possono prendere questi giudizi nella maniera sbagliata, a volte con cali di autostima, altre volte con conseguenze estreme, ma comunque reali, come nel caso accaduto ad Abbiategrasso. Per cui, ritengo sia veramente importante la decisione di inserire una figura di supporto psicologico fissa, potrebbe determinare un enorme cambiamento nel nostro paese, non solo per chi la scuola la vive tutti giorni, ma anche per i genitori perché significherebbe portare la salute mentale dove non è mai stata, a riprova della sua importanza”, ha continuato Mammone.
Durante la pandemia era stato siglato un protocollo con il Ministero dell’Istruzione per l’attivazione di consulenze psicologiche nelle scuole, ma nel 2022 il protocollo non è stato rinnovato. Attualmente in Italia non esiste quindi una regolamentazione valida della figura dello psicologo e il Paese rimane indietro rispetto a tanti altri che garantiscono invece il servizio di psicologia scolastica.
La vicenda ha provocato diverse reazioni, come quella del presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi David Lazzari, che ha affermato: “Siamo pronti ad entrare nelle scuole per assicurare una funzione essenziale di supporto al sistema scolastico, e rendendo così strutturale la presenza dello psicologo a scuola dopo l’esperienza pilota fatta durante la pandemia. Su questo l’Italia è in ritardo”.