Proprio nella giornata in cui è stata decisa la proroga delle mascherine nelle Rsa, nei reparti ospedalieri di malattie infettive e nei Pronto soccorso, al Palazzo del Quirinale è avvenuta la cerimonia di consegna delle medaglie al “Merito della Sanità Pubblica” e ai “Benemeriti della Salute Pubblica”. Alla presenza di Guido Crosetto, ministro della Difesa, del ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha deciso per il rinnovo della norma sulle mascherine, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha prima reso omaggio alle Bandiere insignite, poi ha consegnato le medaglie.
Intervenuto durante l’evento, Schillaci ha dichiarato che è necessario garantire a tutti le migliori cure in tempi “congrui”. Per far ciò, dunque, è importante “adottare tutte le misure necessarie per modernizzare e rendere più efficiente la nostra sanità pubblica”. Si deve perciò garantire a tutti i cittadini italiani, “senza distinzione di reddito, area geografica e grado di istruzione, la possibilità di ricevere le migliori cure e di riceverle in tempi congrui. Troppo spesso per i cittadini meno abbienti le attese si traducono in rinunce alle cure, non lo possiamo più consentire”. Una cosa, tuttavia, appare molto chiara a Schillaci: “È cambiata la percezione e la consapevolezza della centralità della salute. Un recente sondaggio Ipsos ha rivelato che per gli italiani la priorità, oggi, è la tutela della salute che per la prima volta assume più rilevanza della sicurezza e del lavoro, come era sempre stato fino a prima dell’era Covid“.
Le dichiarazioni di Schillaci
Il ministro della Salute non ha mai nascosto l’importanza dell’intervento della sanità durante la fase più acuta della pandemia, ma tuttavia – ha ricordato – questa ha mostrato anche alcuni segnali di “cedimento. Oggi siamo impegnati in un’operazione di riforma del Servizio Sanitario Nazionale per dare pieno compimento a quei principi di universalità, uguaglianza ed equità che animano e sempre animeranno la nostra sanità pubblica”. Per questo motivo, inoltre, è necessario “superare ogni forma di disuguaglianza nell’accesso alle cure, livellando le differenze esistenti tra Nord e Sud, tra le Regioni e, talvolta, tra le Aziende Sanitarie locali”. Per questo, per Schillaci, “l’approvazione del decreto Tariffe che rende effettivi i nuovi Livelli essenziali di assistenza” colma un vuoto di sei anni, che permetterà alla sanità di fare passi avanti. L’obiettivo è che questa diventi più equa, in modo tale che possa “assicurare a tutti i cittadini di accedere a prestazioni sanitarie più innovative, talvolta garantite soltanto in alcune Regioni, con benefici in termini di maggiore salute e minori costi“.
Conclusioni
Schillaci ha infine ricordato la morte della psichiatra Barbara Capovani, uccisa a Pisa da un suo ex paziente. Contro la violenza sui sanitari, questo è un decesso “che ci impone di percorrere tutte le strade disponibili per fermare la violenza contro il personale sanitario che ogni giorno con dedizione e sacrificio lavora al benessere della nostra società. Come è accaduto durante uno dei periodi più bui della recente storia della nostra Nazione”. Esprimendo gratitudine al presidente Mattarella – che ha permesso “a distanza di quasi venti anni, di celebrare la cerimonia di consegna delle medaglie al merito della Sanità pubblica e ai Benemeriti della Salute pubblica al Quirinale, a testimonianza della solennità e dell’alto valore di questo evento”, Schillaci ha infine ricordato che era dal lontano 2016 che queste onorificenze non venivano consegnate, le quali sono “tra le più antiche onorificenze dello Stato italiano. Ma credo che l’impegno che avete profuso nel contrasto al Coronavirus non poteva e non possa passare sotto traccia“.