Tramite un avviso pubblicato sul proprio sito ufficiale, il ministero della Salute ha segnalato che un lotto di “Salmone selvaggio Sockeye” affumicato è stato richiamato per rischio microbiologico. Il prodotto, venduto in molte catene di supermercati, potrebbe contenere il batterio Listeria Monocytogenes, in grado di causare la listeriosi. Il ministero della Salute invita i clienti a non consumarlo.
Come riconoscere il prodotto richiamato
Il salmone affumicato interessato dal richiamo è prodotto dalla società “Polar Salmon Hjerting Laks A/S” presso lo stabilimento di H. E. Buhmes Vej a Esbjerg, in Danimarca. La stessa azienda lo vende a fette in buste da 100 grammi ciascuna. Il lotto che potrebbe contenere il batterio Listeria Monocytogenes reca sulla confezione il numero 19152282 e scade il 16 ottobre 2020. Il richiamo del salmone fa seguito all’avviso già lanciato dal sistema di allerta rapido europeo per gli alimenti Rasff con codice 2020.3791.
Che cos’è la listeriosi?
L’infezione da listeria (o listeriosi) è una tossinfezione alimentare causata dal batterio Listeria Monocytogenes. È abbastanza rara, ma si può manifestare con un quadro clinico severo e mettere a rischio i soggetti più fragile, tra cui gli anziani, i malati di cancro, gli adulti immunodepressi, i neonati e le donne in gravidanza. Esistono due tipi principali di infezione da listeria: quella “tipica”, accompagnata da sintomi simili da quelli delle altre tossinfezioni (come febbre, nausea, diarrea e dolori muscolari), e quella “invasiva” o “sistemica”. In quest’ultimo caso, l’infezione passa dall’intestino al sistema nervoso e causa encefaliti, meningiti e forme acute di sepsi. Altri sintomi solo l’irrigidimento del collo e la perdita di equilibrio.
La prevenzione dell’infezione da listeria
Per prevenire l’infezione da listeria è importante seguire tutte le norme di igiene previste per ogni tossinfezione alimentare. Oltre a portare ogni cibo alla cottura completa, è bene anche lavare in modo accurato le verdure prima di consumarle e separare le carni crude dalle verdure e dai cibi cotti pronti al consumo. Gli esperti invitano anche a consumare solo i prodotti lattiero-caseari pastorizzati e a lavare con attenzione le mani e gli utensili da cucina dopo aver maneggiato alimenti crudi.