Paralisi del sonno, che cos’è? Quali sono le sue cause?

Tra i tanti disturbi legati al riposo, la paralisi del sonno è uno dei più inquietanti. Pur non avendo delle gravi conseguenze sull’organismo, può generare ansia in chi lo sperimenta ed essere un sintomo della narcolessia, una malattia che causa improvvisi attacchi di sonnolenza. I dati disponibili indicano che circa il 30-50% delle persone narcolettiche soffre anche di paralisi del sonno. Più in generale, questo disturbo può indicare una cattiva qualità del riposo o delle abitudini da rivedere (andare a letto a orari sempre diversi, per esempio).

Come si manifesta la paralisi del sonno?

La paralisi del sonno si manifesta come una temporanea incapacità di muoversi e parlare. Può verificarsi al momento del risveglio o poco prima di addormentarsi. È causata da una durata anomala della fase REM, che può iniziare in anticipo o prolungarsi più del normale. Chi sperimenta la paralisi del sonno non riesce a muoversi a causa dell’atonia muscolare, un fenomeno che consiste nella perdita, in questo caso temporanea, della condizione di leggera contrazione dei muscoli. Per alcuni secondi (o al massimo pochi minuti) si è del tutto coscienti, ma incapaci di compiere qualsiasi azione. Quando il disturbo scompare, è possibile tornare senza problemi alla propria quotidianità. Talvolta chi vive una paralisi del sonno ha anche la sensazione che nella stanza in cui si trova sia presente un intruso.

La maggior parte delle persone sperimenta molto di rado la paralisi del sonno, ma per alcuni soggetti può diventare un fenomeno ricorrente. In questo caso potrebbe essere utile fare degli accertamenti medici o provare a rivedere alcune delle proprie abitudini. Gli studi condotti sul tema indicano che nei paesi industrializzati circa il 6% della popolazione soffre occasionalmente di paralisi del sonno. I soggetti in cui il disturbo si manifesta con maggiore frequenza sono gli adolescenti e gli adulti di età compresa tra i 25 e i 44 anni.

Le cause

Sul meccanismo che provoca la paralisi del sonno ci sono alcune teorie. La più accreditata afferma che il disturbo sia causato da un’alterazione dei processi neurotrasmettitoriali che determinano la paralisi e il rilassamento dei muscoli nella fase REM. I neurotrasmettitori legati a questa fase del sonno entrerebbero in azione in anticipo o in ritardo, rendendo l’individuo ancora cosciente incapace di muoversi.

La frequenza delle paralisi del sonno può essere favorita da fattori come l’età e l’abitudine a dormire poco o a orari molto irregolari. Anche chi ha dei parenti con disturbi del sonno sembrerebbe più propenso a sperimentare questo fenomeno. Infine, è giusto ribadire che in alcuni casi la paralisi può essere un campanello d’allarme della narcolessia. Chi ne soffre spesso potrebbe prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi a un medico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di un problema di lieve entità, risolvibile dormendo di più o andando a letto a orari regolari.

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