Continuano le polemiche a livello nazionale sul possibile obbligo di indossare le mascherine in occasione degli esami di maturità. Il tema continua a dividere la politica, tanto da rendere necessario un incontro tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. E proprio qui è prevalsa la decisione di una semplice raccomandazione. Ma anche i vari esperti continuano ad avere idee diverse e in certi casi addirittura contrapposte.
Obbligo mascherine: Bassetti contrario, Galli più morbido
Tra i più severi verso l’ipotesi di un obbligo continua a spiccare Matteo Bassetti. “Nelle stesse scuole in cui abbiamo votato inizieranno le prove di terza media e la maturità. Ieri, sbagliando, c’erano anziani e fragili senza le mascherine. Per loro era raccomandata, e non la indossavano. Per 13enni e 18enni potrebbe invece esserci l’obbligo. Ai ragazzi arrivano messaggi fuorvianti, e la tiritera ‘sì allo scritto e no all’orale’ è demenziale“. Così, all’Adnkronos Salute, il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
Di parere diverso è invece Massimo Galli. “Si parla di mascherine obbligatorie agli scritti e della possibilità di toglierle, se le distanze sono ragionevoli, agli orali. Mi sembra una richiesta che ha senso. Ma se distanze e condizioni di aerazione sono accettabili, anche durante gli scritti si potrebbero togliere. Io feci la maturità in corridoio, con notevole distanziamento“, ha spiegato l’ex direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Le ragioni del sì: “Proteggiamo la maturità”
Ancora più diretto è invece il virologo Fabrizio Pregliasco. “Durante gli scritti, ritengo ci sia un contesto ambientale facilitante un possibile contagio – è la sua considerazione –. Le mascherine proteggerebbero gli studenti da eventuali positivi, mantenendo la salute fino all’orale della maturità. Qui, con una bella distribuzione degli spazi, con buon senso e attenzione anche alla ventilazione, si potrebbero togliere“.
Per il sì all’obbligo è anche Walter Ricciardi, tra l’altro consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. “In questa fase della pandemia le mascherine in luoghi chiusi restano ancora indispensabili a fronte di un virus, tutt’ora circolante, che è probabilmente uno dei patogeni più contagiosi della terra. Negli spazi chiusi la forte raccomandazione è di usarle. E quindi lo stesso vale per le scuole e per gli esami di maturità“, ha affermato il docente di Igiene all’università Cattolica.