Scatta un allarme epatite negli Usa e in Canada, con una vera e propria epidemia che si lega forse al consumo di fragole fresche di origine biologica. Ad avviare le indagini sono state la Food and Drug Administration negli States e la Public Health Agency of Canada. Che, nel frattempo, hanno già preso provvedimenti.
Il caso è sorto dopo che 17 persone hanno contratto l’epatite A negli Usa, di cui 12 sono state costrette al ricovero. In Canada, invece, i casi sono per ora dieci e i ricoveri quattro. In base alle indagini delle autorità di regolamentazione, le persone che si sono ammalate avevano tutte consumato fragole tra il 5 marzo e il 25 aprile. Ecco quindi che cosa è successo e se anche noi in Europa (e Italia) abbiamo qualcosa da temere.
Epatite provocata dalle fragole: che cosa è successo
I casi di epatite si concentrano in California, Minnesota e Canada e riguardano i consumatori di fragole di marca FreshKampo e HB. A distribuirle sono stati vari rivenditori statunitensi, tra cui Aldi, Kroger, Safeway, Walmart e Trader Joe’s. In Canada, invece, le fragole provenivano dai negozi Co-op in Alberta e Saskatchewan.
Le indagini hanno anche stabilito che le fragole potenzialmente veicolo della trasmissione dell’epatite dovrebbero già essere tutte scadute. Qualcuno, però, potrebbe averle surgelate per consumarle in seguito. In quel caso è ovviamente necessario buttarle via. Si tratta di frutta coltivata in Messico, e poi esportata nei Paesi del Nord America. L’azienda che se ne è occupata, la FreshKampo, ha già fatto sapere di stare studiando come possa essere successo qualcosa di simile.
Le autorità di regolamentazione stanno infatti lavorando insieme alla FreshKampo per individuare la natura del problema e scoprire come evitare che si ripresenti. La compagnia, intanto, ha avvisato che le fragole interessate presentano tutte sull’etichetta le diciture “Prodotto del Messico” o “Distribuito da Meridien Foods“. In presenza di tali scritte, quindi, è bene liberarsi del prodotto. In caso contrario, invece, non ci sarebbero al momento rischi di alcun tipo di contrarre l’epatite.
E noi? L’Italia teoricamente non dovrebbe essere interessata dal problema. Il Messico è dal 2021 il primo esportatore mondiale di fragole, posizione da cui ha sbalzato la Spagna. Ben il 99,3% delle sue vendite, però, è diretto proprio agli Usa. Sul nostro territorio, invece, le fragole fresche sono sempre di origine europea. Per quelle confezionate, invece, è sicuramente opportuno buttare un occhio alla provenienza. Tanto più che la superficie messicana su cui si coltivano fragole è cresciuta del 63% tra il 2011 e il 2019. E anche se la minaccia epatite appare certamente esigua, è sempre meglio non correre rischi.