Il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, è intervenuto sul tema dei vaccini ospite di Mezz’ora in più, su Rai 3. Secondo il numero uno del Css, “Per la fine di marzo l’Italia dovrebbe ricevere quasi 13 milioni di dosi di vaccino“.
Dai calcoli di Locatelli, infatti, “A oggi abbiamo avuto 4.700.000 dosi, il che ci indica che ne abbiamo usate circa i tre quarti, e altri 7.700.000 sono attese nel mese di marzo“.
Locatelli richiama l’intelligence sul caso Regioni
Locatelli vorrebbe, spiega a Rai 3, che si facessero “tutti gli approfondimenti del caso, magari anche coinvolgendo l’intelligence” per quanto riguarda il mercato parallelo di farmaci anti Covid che avrebbe offerto ai governatori delle Regioni dosi di vaccino anti Covid fuori dal sistema. Il presidente del Css ha però chiarito: “Faccio fatica a credere che industrie serie e affidabili come quelle che adesso hanno i vaccini approvati possano aver sostenuto meccanismi di questo tipo. Ne resterei largamente sorpreso“.
Tutta l’Europa colpita dai ritardi
Franco Locatelli ha spiegato anche che quello legato ai ritardi nelle consegne delle dosi di vaccino “non è un problema che riguarda solo l’Italia, ma tutta l’Europa“. Sottolinea, “noi dobbiamo farci trovare pronti con la macchina organizzativa e distributiva“.
“La strategia europeista di procurement dei vaccini si basava sul fatto che i Paesi europei avrebbero avuto più forza negoziale“, spiega Locatelli. “Tra febbraio e marzo AstraZeneca dovrebbe fornirci altre 2.500.000 dosi. Questo non è un problema che riguarda solo l’Italia ma semmai tutta l’Europa“.
Sulla posizione dell’Italia nella corsa alle vaccinazioni, Locatelli è positivo: “Nel rapporto tra numero di dosi somministrate e persone vaccinate come prima dose siamo il secondo paese in Europa dopo la Germania e se si considera la seconda dose siamo addirittura il primo Paese in Europa“.
Locatelli ha parlato anche delle varianti
“AstraZeneca protegge all’81% da qualsiasi forma di Covid, non ci deve essere resistenza o perplessità a somministrare questo vaccino. I vaccini approvati hanno efficacia anche sulla variante inglese” ha sottolineato il presidente del Consiglio superiore di Sanità. “La strategia vincente è vaccinare il più possibile. Per le varianti, oltre il vaccino è importante usare tutti i dispositivi: mascherina, lavaggio delle mani e distanziamento“.
Sottolinea Locatelli che comunque la protezione individuale resta, per il momento, lo strumento più efficace contro la propagazione di Covid: “Credo che una sola mascherina indossata correttamente sia sufficiente contro le varianti“.
Lockdown? “Agire seletivamente”
“Che la variante inglese diventi nella prossima settimana prevalente nel paese è largamente prevedibile” ha pronosticano Locatelli. “L’indice di trasmissibilità è del 39% superiore e questo è un dato di questa settimana. Fortunatamente al momento il riverbero sul numero dei contagi è stato limitato, non abbiamo avuto un’esplosione di nuovi casi. Credo che andare ad agire in maniera selettiva sulle aree possa essere una strategia, anche perché non esiste solo la variante inglese ma anche per quella sudafricana e brasiliana“.