L’indice Rt nazionale, dopo cinque settimane consecutive in calo (era arrivato a quota 0,81), torna a salire 0,85 come nella settimana precedente alle riaperture previste. Il monitoraggio settimanale si riferisce a sette giorni prima, tra il 12 e il 18 aprile. Quindi la risalita della curva pandemica non può quindi essere spiegata con le riaperture stesse. Secondo i primi numeri comunicati dall’Istituto superiore di sanità migliora comunque il dato dell’incidenza, con i casi calati a 146 ogni 100 mila abitanti rispetto ai 152 dei sette giorni precedenti. Scende ancora, ma rimane comunque alto, il numero di regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o in area medica sopra la soglia critica. Sono otto contro le 12 della settimana precedente.
Per quanto riguarda invece la situazione negli ospedali, il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%), mentre quello in area medica è sceso al di sotto (32% rispetto al 40%). Si registra dunque una diminuzione nel numero di persone ricoverate in rianimazione, che passa da 3.151 (20/04/2021) a 2.748 (27/04/2021). Anche il numero di persone ricoverate in area medica passa da 23.255 (20/04/2021) a 20.312 (27/04/2021).
Con questa leggera fluttuazione dell’indice Rt non sono previsti grossi colpi di scena con i cambi di colore a partire dal 3 maggio. I dati giornalieri dei contagi dimostrano che è in atto un miglioramento, per quanto riguarda la circolazione del virus, ma il processo è ancora molto lento. Nel frattempo, i territori colorati di giallo non subiranno variazioni per la settimana entrante. Attualmente si trovano nella fascia più bassa di rischio Lombardia, Veneto, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Abruzzo, Liguria, Umbria, Trentino Alto Adige, Molise e Marche.
Giallo anche per la Puglia, che aveva già dati da fascia gialla venerdì scorso ma è rimasta arancione perché due settimane fa era rossa per l’incidenza di contagio. Calabria, Basilicata resteranno in arancione. Così come la Sicilia, dove però si teme un “libera tutti” in vista del weekend del primo maggio. Per l’occasione, il sindaco di Palermo Orlando ha firmato una nuova ordinanza valida l’1 e 2 maggio che vieta l’accesso in spiaggia e le attività sportive in tutte le aree pedonali oltre all’interruzione del traffico pedonale e veicolare dalle 18 alle 2.
Zona arancione prevista anche per la Sardegna che quindi abbandonerebbe la fascia rossa. Meccanismo inverso (e in bilico) per la Valle d’Aosta che, con un’incidenza di 265 contagi ogni 100 mila abitanti, potrebbe fare il salto e passare quindi dall’attuale zona arancione a quella rossa. La decisione spetterà, come tutti i venerdì, alla Cabina di Regia e in serata sarà ratificata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
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