Indice Rt sceso a quota 0,81:
13 regioni verso la zona gialla

Nell’ultima settimana in Italia si osserva un lieve calo dell’indice Rt e del livello generale di rischio. Lo rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio Iss-Ministero della Salute. “Questa settimana”, si legge nel documento, “si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza settimanale (157,4 per 100.000 abitanti (12/04/2021-18/04/2021) vs 160,5 per 100.000 abitanti (05/04/2021-11/04/2021)”. Complessivamente comunque “l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.

L’indice Rt preoccupa in qualche modo ancora Calabria e Sardegna

Nel periodo 31 marzo-13 aprile 2021, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,81 (range 0,77- 0,89), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (era 0,83) e sotto l’1 anche nel limite superiore. Inoltre, scrivono i tecnici, “si osserva un lieve miglioramento generale del rischio, con due Regioni (Calabria e Sardegna) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. 14 enti territoriali hanno una classificazione di rischio moderato (di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 5 Regioni che hanno una classificazione di rischio basso. Nel frattempo, spunta l’ipotesi di far slittare il coprifuoco alle ore 23 a partire dal 17 maggio.

Il cambiamento cromatico da lunedì 26

Potrebbero essere 13 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla a partire dal 26 aprile. 5 passerebbero in arancione e solo la Sardegna in rosso. In arancione la Basilicata, la Calabria, la Sicilia, la Valle d’Aosta. Diventerebbero gialle: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. Ancora dubbi per la Puglia. Le decisioni sulla base del monitoraggio all’esame della cabina di Regia che, si apprende, rileva un lieve calo dell’incidenza dei casi a 159. Ma resta lontana da soglia sicurezza.

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