L’Aifa mette in guardia sul metamizolo. Cos’è e perché può avere degli effetti collaterali gravi?

Anche se largamente usato come in alcuni paesi per il trattamento di dolori acuti e cronici, oltre che per ridurre la febbre, il metamizolo è legato ad alcuni possibili rischi

Negli ultimi giorni, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha diramato un avviso di allerta riguardante il metamizolo, un farmaco noto per le sue proprietà antidolorifiche e antipiretiche. Questo avviso giunge in seguito a crescenti preoccupazioni per la sicurezza di questo farmaco, in particolare per il rischio di agranulocitosi. Questa condizione patologica si caratterizza per una drastica riduzione dei globuli bianchi, in particolare dei granulociti, rendendo il paziente vulnerabile a infezioni gravi, talvolta letali. L’importanza della comunicazione dell’Aifa non può essere sottovalutata, poiché essa si propone di informare i medici affinché possano sensibilizzare i loro pazienti riguardo ai potenziali rischi legati all’assunzione di metamizolo.

Utilizzo e controversie del metamizolo

Il metamizolo, conosciuto anche con il nome commerciale di dipirone, è un farmaco ampiamente utilizzato in alcuni paesi per il trattamento di dolori acuti e cronici, oltre che per ridurre la febbre.

Fiale di metamizolo
Fiale di metamizolo | Photo by Wesalius licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en)

Tuttavia, la sua somministrazione è stata oggetto di dibattito, soprattutto in Europa, dove alcuni stati membri hanno già imposto restrizioni o addirittura vietato la sua vendita. Questo è dovuto principalmente alla preoccupazione per gli effetti collaterali gravi, in particolare quelli legati all’agranulocitosi.

Sintomi e monitoraggio dell’agranulocitosi

Secondo la nota informativa pubblicata sul sito dell’Aifa, è fondamentale che i pazienti siano informati riguardo ai sintomi precoci che possono indicare l’insorgenza di agranulocitosi. Tra questi sintomi si segnalano febbre, brividi, mal di gola e piaghe dolorose delle mucose. È importante notare che questi sintomi possono manifestarsi in qualsiasi momento durante il trattamento e anche dopo la sua interruzione. Questo rende il monitoraggio dei pazienti particolarmente critico, specialmente in un periodo dell’anno in cui si verifica un aumento dei casi influenzali, che possono mascherare i sintomi di agranulocitosi.

Raccomandazioni dell’Aifa per i pazienti

L’Aifa invita i pazienti che sviluppano sintomi suggestivi di agranulocitosi a interrompere immediatamente il trattamento con metamizolo e consultare un medico. È importante che il medico effettui un emocromo completo, inclusa la formula leucocitaria, per valutare la situazione. Se l’agranulocitosi viene confermata, il trattamento con metamizolo non deve essere ripreso.

Inoltre, l’Aifa sottolinea che il monitoraggio routinario dell’emocromo nei pazienti trattati con metamizolo non è raccomandato. Questo è un aspetto cruciale, poiché può portare a false tranquillità nei pazienti che non presentano sintomi evidenti. È essenziale che i pazienti siano educati riguardo ai rischi e ai segnali di allerta, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Metamizolo, controindicazioni e sicurezza del trattamento

Il metamizolo è controindicato in pazienti con una storia di agranulocitosi indotta da metamizolo o da altri farmaci appartenenti alla stessa classe, così come in coloro che presentano compromissione della funzionalità del midollo osseo o malattie del sistema emopoietico. Queste indicazioni sono fondamentali per garantire la sicurezza del trattamento e prevenire complicazioni gravi.

Monitoraggio della situazione a livello europeo

A livello europeo, la situazione è monitorata attentamente. A luglio, l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) aveva avviato una revisione dei medicinali a base di metamizolo, segnalando un’attenzione crescente per la sicurezza dei farmaci. Il Comitato di sicurezza dell’Ema ha raccomandato misure per ridurre al minimo le conseguenze di questo effetto collaterale. L’Aifa, seguendo tali raccomandazioni, ha intensificato le misure di vigilanza, cercando di garantire che i medici e i pazienti siano adeguatamente informati.

Il dibattito sull’uso del metamizolo

Il dibattito sull’uso del metamizolo continua a essere acceso, con sostenitori e critici che esprimono le loro opinioni. I sostenitori evidenziano l’efficacia del farmaco nel trattamento del dolore, mentre i critici mettono in risalto i rischi associati. In un contesto di crescente attenzione per la sicurezza dei farmaci, la comunicazione dell’Aifa rappresenta un passo importante verso la protezione della salute pubblica.

L’importanza della consapevolezza dei pazienti

In un’epoca in cui l’automedicazione è diffusa e i pazienti spesso ricorrono a farmaci da banco per alleviare i sintomi, è cruciale che siano consapevoli dei potenziali rischi. La responsabilità non ricade solo sui medici, ma anche sui pazienti, che devono essere informati e pronti a riconoscere i segnali di allerta. La collaborazione tra medici e pazienti è essenziale per garantire un uso sicuro e responsabile di farmaci come il metamizolo.

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