Johnson & Johnson: via libera a ripresa del vaccino negli Stati Uniti

Riprende la somministrazione del vaccino di Johnson & Johnson negli Stati Uniti. I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e la Food and Drug Administration (Fda) hanno infatti revocato la sospensione della somministrazione del monodose, dopo la raccomandata pausa “precauzionale” di dieci giorni. Lo conferma Adnkronos, che cita la Cnn.

Johnson & Johnson: l’annuncio di Cdc e Fda

Nell’annuncio di Cdc e Fda si spiega che verrà aggiornato il foglio illustrativo per quanto riguarda i rischi di coaguli di sangue. Nelle scorse ore gli esperti Usa hanno infatti stabilito che i benefici del vaccino Janssen superino i rischi. Già da oggi i punti vaccinali dovrebbero riprendere le somministrazioni. Nel corso del mese di marzo era stato individuato a Baltimora un lotto “che non soddisfaceva gli standard di qualità“. Ben 15 milioni di dosi erano andate perdute.

Abbiamo concluso che i benefici noti e potenziali del vaccino Janssen Covid-19 superino i rischi noti e potenziali nei soggetti a partire dai 18 anni – ha affermato in una dichiarazione Janet Woodcock della Fda –. Siamo fiduciosi nel fatto che questo vaccino continui a rispondere ai nostri standard di sicurezza, efficacia e qualità“. “La somministrazione del vaccino Covid-19 di Johnson & Johnson può riprendere immediatamente“, ha aggiunto la direttrice dei Cdc, Rochelle Walensky.

Il caso di Baltimora e la decisione dell’Europa

Era stata Emergent BioSolutions a rendere nota la decisione della Fda di interrompere la produzione di vaccino nello stabilimento di Baltimora. “Il 16 aprile 2021, su richiesta della FDA, Emergent ha accettato di non avviare la produzione di alcun nuovo materiale presso la sua struttura di Bayview e di mettere in quarantena il materiale esistente fabbricato presso la struttura di Bayview in attesa del completamento dell’ispezione e della riparazione di eventuali anomalie“, recitava il comunicato.

In una nota dell’inizio di questa settimana, invece, l’Ema aveva approvato l’utilizzo del vaccino in Europa. Secondo i suoi dati, i rari eventi di trombosi cerebralesi sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane della vaccinazione” con il siero di Johnson & Johnson. Tuttavia “sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio non sono stati confermati“, si poteva leggere nel comunicato.

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