Vaccino di Johnson & Johnson, chiesta la sospensione negli Usa

Possibile battuta d’arresto per il vaccino di Johnson & Johnson. Mentre in Italia stanno per arrivare 184mila dosi a Pratica di Mare, negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha chiesto di fermare le somministrazioni con effetto immediato. La richiesta di stop, precauzionale, era stata anticipata dal New York Times ed è legata alle presunte reazioni avverse che si sono verificate in sei donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni nelle due settimane successive all’inoculazione del vaccino. Ognuna di loro ha sviluppato una rara malattia legata ai coaguli di sangue. Una delle sei donne è morta, mentre un’altra è in condizioni critiche. Negli Stati Uniti sono 6,8 milioni le persone che hanno ricevuto l’unica dose del vaccino di Johnson & Johnson.

Fda: “Legame tra vaccino di Johnson & Johnson e malattia ancora da verificare”

La Food and Drug Administration e i Centers of disease control spiegano che al momento non è ancora stato dimostrato un legame causale tra lo sviluppo della rara malattia e la somministrazione del vaccino di Johnson & Johnson. I sei casi che si sono verificati verranno valutati domani, mercoledì 14 aprile, nel corso di una riunione dell’Advisory Committee on Immunization Practices. La Fda ha spiegato che la sospensione del vaccino di resterà in vigore fino al termine dell’indagine.

Il precedente di AstraZeneca

Anche per il vaccino di AstraZeneca si era resa necessaria un’indagine per fare luce sui casi avversi. Alcuni di quest’ultimi erano legati a “coaguli di sangue insoliti con piastrine basse”. In quel caso, l’Ema (Prac) aveva concluso che questi rari eventi dovessero essere elencati come rari effetti collaterali di Vaxzevria.

Il vertice al ministero della Salute sul caso Johnson & Johnson

In seguito alla richiesta di sospensione del vaccino di Johnson & Johnson negli Stati Uniti, in Italia è stata programmata per le 16 una riunione al ministero della Salute. L’incontro, al quale dovrebbe prendere parte anche l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), riguarderà proprio il siero prodotto dal colosso Usa.

Slittano le consegne in Europa

La replica di Johnson & Johnson non si è fatta attendere. “Al momento nessun nesso causale chiaro è stato stabilito fra i rari eventi tromboembolici segnalati e il vaccino anti Covid di Janssen”, ha reso noto la multinazionale statunitense. L’azienda ha anche comunicato che, in accordo con le autorità Ue, ha deciso di rinviare le consegne in Europa in chiave precauzionale.

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