E’ boom di virus fuori stagione, e i medici contano ancora 150 mila casi di influenza a settimana. La situazione attuale e i consigli degli esperti.
La primavera di quest’anno si sta rivelando particolarmente atipica per quanto riguarda la diffusione dei virus respiratori. Un fenomeno che, secondo gli esperti, è in parte dovuto alle fluttuazioni climatiche che hanno caratterizzato le ultime settimane. Tra questi, il virologo Fabrizio Pregliasco dell’università Statale di Milano segnala una lenta decrescita dei casi, ma con numeri ancora significativi.
Secondo Pregliasco, la curva delle sindromi simil-influenzali “sta decrescendo molto, molto lentamente”. Questa situazione è confermata dai dati della sorveglianza RespiVirNet gestita dall’Istituto superiore di sanità. Nonostante l’ultimo bollettino ufficiale sia stato pubblicato il 3 maggio scorso, le stime attuali parlano chiaro: “Ancora possiamo stimare almeno 150-200mila casi nell’ultima settimana e dobbiamo aspettarcene almeno 100-150mila nelle settimane a venire”, afferma l’esperto.
Impatto sulla popolazione e raccomandazioni
Il panorama dei virus responsabili delle infezioni respiratorie vede una varietà piuttosto ampia. Al primo posto troviamo il rhinovirus, seguito da altri agenti patogeni come il virus parainfuenzale, enterovirus, adenovirus e metapneumovirus. Non mancano poi alcuni casi di Sars-CoV-2 che continuano a persistere nel contesto attuale. Questa diversificazione dei patogeni contribuisce alla complessità della situazione sanitaria in Italia.
L’ondata fuori stagione di sindromi influenzali e affini sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario italiano. La persistenza di un numero elevato di casi richiede un impegno costante da parte del personale medico e delle strutture ospedaliere per gestire efficacemente i pazienti affetti da queste patologie respiratorie. Di fronte a questo scenario complesso, diventa fondamentale adottare comportamenti preventivi per ridurre il rischio di contagio. Lavarsi frequentemente le mani, utilizzare mascherine in ambienti affollati o chiusi e mantenere una buona igiene personale sono alcune delle misure raccomandate dagli esperti per proteggersi dai virus respiratori.
Inoltre, è importante prestare attenzione ai sintomi e consultare un medico in caso di febbre alta o difficoltà respiratorie persistenti. La prevenzione rimane uno strumento chiave nella lotta contro la diffusione dei virus influenzali e loro “cugini”. La situazione attuale richiede una vigilanza continua da parte delle autorità sanitarie e un impegno collettivo nella prevenzione delle malattie respiratorie. Sebbene la curva epidemiologica stia mostrando segni lenti ma progressivi di decrescita, i numeri ancora elevati testimoniano la necessità di non abbassare la guardia contro questi insidiosi nemici della salute pubblica.