L’ipotesi di uno spostamento del coprifuoco dalle 22:00 a mezzanotte non convince troppo Massimo Galli. Nel corso di un’intervista a Sky TG24, il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha parlato dei rischi di questa eventualità. “Guardiamo i numeri, per me il segnale deve essere di attenzione. Se apriamo veramente tutto, non ci sarà più attenzione come sta accadendo già da 15-20 giorni”. Per l’esperto, l’unico modo per tenere sotto controllo l’andamento dei contagi è procedere in modo spedito con la campagna vaccinale. Su questo punto non manca un avvertimento: “Se il vaccino non verrà aggiornato a tutte le varie varianti, non raggiungeremo mai l’immunità di gregge. Su questo ha ragione il sottosegretario Sileri“.
Galli sui vaccini: “Manca un flusso stabile e sicuro”
Galli, pur ammettendo che è giusto che “il Paese viva e respiri”, ha sottolineato che è importante non dimenticarsi di tutti i cittadini che sono ancora a rischio. Per questo ritiene necessario mantenere la linea della prudenza ed evitare di correre rischi che possano vanificare gli sforzi fatti finora. Per quanto riguarda la velocità non ottimale della campagna vaccinale, l’esperto ha spiegato che “il problema è nella fornitura” e “nell’assenza di un flusso di vaccini stabile e sicuro”. “Tra vaccinati e persone che hanno ricevuto la prima dose, in Italia arriviamo a 40 cittadini su 100 che hanno ricevuto la somministrazione. Sono la metà del Regno Unito, che ormai è a 80 su 100”, ha aggiunto Galli.
“Timori nei confronti dei vaccini? C’è una responsabilità comunicativa da parte dei governi”
Parlando dei timori di parte della popolazione nei confronti dei vaccini a vettore virale, Galli ha dichiarato che “su questo c’è anche una responsabilità comunicativa e politica da parte dei governi”. L’esperto non ha escluso la possibilità che lo scetticismo nei confronti dei vaccini (di ogni tipo) possa diventare più diffuso tra la popolazione.