Domenico Arcuri e i vaccini: “Presto per i bilanci, non siamo in ritardo”

Il commissario all’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, scrive una lunga lettera al Corriere della Sera. Respinge le polemiche sulla partenza lenta della macchina dei vaccini in Italia.  “Sono passati solo 4 giorni dall’inizio della campagna, è davvero presto e sarebbe strumentale fare già consuntivi. Sono certo che lo spirito di collaborazione che abbiamo messo in campo porterà rapidamente ad azzerare queste asimmetrie. E se così non sarà di certo non mi esimerò dal denunciarlo”.

Attraverso l’Europa, spiega Arcuri, sono stati “opzionati i vaccini di 6 aziende che porterebbero in Italia 178 milioni di dosi quest’anno e 48 nel 2022”, ma fino a oggi c’è in campo solo il vaccino Pfizer-BioNTech, di cui all’Italia spettano “quest’anno 40 milioni di dosi. Si comincia con “2.349.750 a gennaio e 1.879.800 a febbraio, con una frequenza di 470mila dosi la settimana. L’amministratore delegato in Invitalia aggiunge che “saremmo i primi a volerne molti di più. Perciò aspettiamo Moderna: sarebbero altre 20 milioni di dosi per l’Italia”.

La road map tracciata da Domenico Arcuri sui vaccini

Per quanto riguarda le somministrazioni, “in poche ore i vaccini, insieme a siringhe, aghi e diluenti, sono stati consegnati ai 293 punti di somministrazione preposti alla vaccinazione. che spetta alle Regioni”, chiarisce il commissario. I target sono: 1 milione e 800 mila persone a cui contiamo di somministrare entrambe le dosi entro il prossimo mese. A febbraio partiremo con le persone che hanno più di 80 anni, oltre 4 milioni. Poi saranno vaccinati gli anziani dai 60 agli 80 anni, le forze dell’ordine, gli insegnanti e il personale scolastico, i fornitori di servizi pubblici essenziali, gli operatori del trasporto pubblico locale, il personale carcerario e i detenuti. E, infine, il resto della popolazione”.

In definitiva “serviranno milioni di dosi (fino a 120 per tutti gli italiani) e, quando ci saranno, sarà avviata la campagna di vaccinazione di massa, che speriamo di concludere in autunno. I punti di somministrazione diventeranno 1500, uno ogni 40mila abitanti”. Anche il sistema informativo “entrerà a pieno regime e servirà a prenotarsi, governare la somministrazione, la sua accountability e la farmaco-vigilanza”. Per rispettare i target “serviranno dei rinforzi”, scrive ancora Domenico Arcuri. “Abbiamo avviato una call pubblica e ricevuto 22mila candidature di medici e infermieri. Quattro giorni fa è entrata in vigore la norma che ci consente di attivarli. I primi saranno formati ed inviati sui territori entro la fine del mese”.

Impostazioni privacy