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A livello nazionale la fase è di “instabilità e transizione. Dopo alcune settimane a cui si è assistito a una tendenza alla riduzione dell’indice Rt e nuovi casi, ora si assiste a una sorta di tendenza alla stabilizzazione, anche per l’incidenza su 14 giorni. Da 2 settimane una tendenza a un lieve incremento Rt“. Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
Covid, Rezza: “Variante più contagiosa ma senza effetti su vaccino”
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“La stima dell’aumento della contagiosità della variante inglese è di un +0,4 dell’Rt. Non sembrano esserci effetti sull’efficacia del vaccino e neppure sulla gravità clinica”. Lo ha detto Gianni Rezza sempre in occasione della conferenza stampa sul monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute. Ieri Rezza ha partecipato a un incontro con gli esperti e i virologi inglesi sulla situazione.
Sul Natale: “Importante limitare numero invitati”
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Alle cene e ai pranzi di queste feste natalizie “limitare il numero di persone è importante. Non si tratta di una imposizione ma di un richiamo al buon senso. Più aumentano le dimensioni delle aggregazioni più aumenta il rischio. Limitare il numero di persone per ridurre il rischio e la probabilità di trasmissione“. Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.
Rezza: “C’è variante inglese e sudafricana”
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“Ci sono due varianti che hanno destato preoccupazione in questo pericolo: una inglese e una sudafricana. Quest’ultima è stata rilevata anche in pazienti in Gran Bretagna. La variante inglese è emersa nel Kent e si è diffusa a sud est di Londra e nell’est d’Inghilterra. La variante è costituta da diverse mutazioni della proteina dello spike e sembra conferire un aumento della trasmissibilità che sulla base di modelli inglesi, è del 70%“, ha proseguito Rezza.
Scuola, “Serve attenzione per trasporti e attività extra”
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“Non si teme tanto la trasmissione all’interno delle scuole, ma il fatto che si mette in moto una serie di persone: bisogna avere particolare cura di ciò che riguarda il sistema dei trasporti e le attività extrascolastiche. La riapertura delle scuole è un obiettivo di tutti ma bisogna sempre valutare la situazione epidemiologica”.