Non è ancora finita l’emergenza Covid, in particolare dopo la scoperta che gli effetti benefici del booster calano nel giro di pochi mesi. Ecco perché dagli Stati Uniti arriva un’indicazione secondo cui la quarta dose di vaccino sarà “necessaria“.
Perché la quarta dose di vaccino: la risposta di Pfizer
Ad affermarlo è stato Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer. “In base a quanto abbiamo potuto vedere, la quarta dose di vaccino anti Covid sarà necessaria – ha dichiarato ai microfoni della ‘CBS’, ospite della trasmissione ‘Face the Nation’ –. Perché con la terza dose si ottiene una protezione molto buona dal punto di vista di ricoveri e decessi. L’efficacia è però minore contro le infezioni, perché non dura a lungo“.
Potrebbe quindi prendere piede l’ipotesi di un ulteriore booster di vaccino anti Covid. Bourla, però, ha aggiunto che la problematica potrebbe anche riguardare solo la casa farmaceutica che rappresenta. “La FDA sta analizzando i dati che le abbiamo fornito. Dovremo anche vedere cosa diranno gli esperti al di fuori di Pfizer“, ha ammesso.
L’ultimo passo contro il Covid? Le prospettive
Il dirigente ha quindi aggiunto che i nuovi obiettivi degli esperti puntano a evitare che il problema si riproponga. In altri termini, si vuole trovare un modo per non dover ripartire con la ricerca in base a come il Covid dovesse evolversi o mutarsi. “Vogliamo produrre un vaccino che protegga da tutte le varianti – ha garantito Bourla –. Non solo, perché vogliamo che garantisca protezione per almeno un anno“.
A suo giudizio, questo rappresenterebbe l’ultimissimo passo dell’emergenza Covid. “Se ce la faremo, poi sarà possibile tornare alla vita a cui eravamo abituati“, ha concluso. Occorre ricordare che poco più di un mese fa la comunità scientifica italiana si era divisa sull’opportunità di una quarta dose di vaccino. Tanti esperti avevano respinto tale ipotesi, lasciando invece supporre che si potesse giungere a un richiamo annuale destinato alle sole persone fragili.