In Italia sono in calo sia l’incidenza del Covid, scesa da 386 casi ogni 100mila abitanti a 375, sia l’indice Rt, che è passato da 1,14 a 1,10. È cresciuto, invece, il tasso di occupazione delle terapie intensive (3,4%) e dell’area medica (14,5%). Tra le Regioni e le province autonome, cinque sono a rischio alto, 10 a rischio moderato e sei a rischio basso. È quanto emerge dai dati contenuti nell’ultimo monitoraggio settimanale condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute.
Covid, la variazione dell’indice Rt
Nel periodo compreso tra il 15 e il 28 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,10, in lieve calo rispetto alla settimana precedente (1,14) e ancora superiore alla soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece sostanzialmente stabile e intorno alla soglia epidemica, pari a 0,99 al 28 novembre, mentre era di 1,01 al 22 novembre.
L’aumento dei ricoveri in terapia intensiva
A livello nazionale, il tasso di occupazione in terapia intensiva è salito al 3,4%, come indicato dalla rilevazione giornaliere del ministero della Salute aggiornata all’8 dicembre. Al primo dicembre, invece, l’occupazione era del 3,2%. Il tasso di occupazione nelle aree mediche, invece, è salito al 14,5% dal 13,3% del primo dicembre.
Covid, cinque regioni a rischio alto
Sono salite a cinque (dalle tre della scorsa settimana) le regioni italiane classificate a rischio alto, tutte per molteplici allerte di resilienza. Altre 10 sono a rischio moderato (una in meno rispetto alla settimana precedente) e sei a rischio basso (sette la settimana scorsa). 11 regioni/province autonome riportano almeno un’allerta di resilienza; sei regioni/pa riportano molteplici allerte di resilienza.