Animali domestici contagiati
dal Covid? Uno studio fa chiarezza

Il tema della diffusione del Covid tra gli animali domestici ha creato una certa apprensione fin dall’inizio della pandemia. Secondo un recente studio olandese è piuttosto comune per i cani e i gatti di padroni con il Covid-19 infettarsi: più di quanto rilevato da ricerche fatte in precedenza.

Non è il caso di allarmarsi, perché è molto raro per gli animali sviluppare forme gravi di Covid come negli umani. Tuttavia, che le ricerche continuino è fondamentale per capire, ad esempio, se la circolazione del virus tra gli animali può favorire la nascita di nuove varianti. 

Il precedente degli allevamenti di visoni in Danimarca da questo punto di vista è un monito. Il Paese nordico è stato costretto a sterminare tra i 15 e i 17 milioni di visoni proprio perché risultarono positivi a una mutazione del coronavirus. Il timore era che avrebbe potuto diffonderla anche tra gli uomini.

Cosa dice l’Iss su Covid e animali

Nell’ultimo anno di pandemia sono state fatte varie ricerche. “Allo stato attuale non esistono evidenze che gli animali da compagnia svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione all’uomo di SARS-CoV-2”. È quanto si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Insomma, il rischio che gli animali trasmettano il Covid agli umani è considerato basso e quindi non è ritenuto un pericolo per l’andamento della pandemia. E solo nel caso dei visoni è stato documentato un caso di passaggio animale-uomo del virus. Dunque anche nel caso di nuove varianti nate negli animali il rischio è ritenuto per il momento praticamente nullo.

Semmai, però, è vero il contrario. “I nostri animali possono contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette e sviluppare la malattia”, spiega l’Iss. È il tema che lo studio olandese è andato ad approfondire.

I dati contenuti nello studio olandese

In base alla ricerca condotta dall’Università di Utrecht, e presentata alcuni giorni fa al “Congresso europeo di microbiologia e malattie infettive”, circa un animale domestico su cinque viene contagiato dai padroni con il Covid-19.

Sono stati testati 156 cani e 154 gatti provenienti da abitazioni in cui il padrone aveva contratto il virus: circa il 17 per cento di loro, nello specifico 31 gatti e 23 cani, aveva sviluppato anticorpi al SARS-CoV-2. Sette cani e sei gatti, inoltre, ovvero il 4,2 per cento, avevano un’infezione in corso, senza tuttavia aver sviluppato una forma grave.

Iss: cosa fare con gli animali se si ha il Covid

Dunque, secondo l’Iss, gli animali domestici che vivono con persone con Covid-19 dovrebbero essere gestiti come “contatti” potenzialmente infetti.

E quindi utilizzare le stesse precauzioni. Lavarsi le mani dopo il contatto con l’animale, pulire a loro le zampe, limitare i contatti ed evitare effusioni e, nel caso ci si accorga che presentino sintomi respiratori o gastroenteritici, contattare immediatamente il veterinario.

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