Il numero dei morti da coronavirus a livello mondiale potrebbe essere superiore del 60% rispetto a quello riportato nei conteggi ufficiali. A suggerirlo sono i risultati di uno studio condotto dal Financial Times su 14 Paesi, tra cui l’Italia e altre nazioni europee. Confrontando i decessi avvenuti tra marzo e aprile 2020 con quelli dello stesso periodo degli scorsi cinque anni, gli esperti hanno rilevato 122.000 morti in più rispetto ai livelli normali registrati nei Paesi in cui è stata portata avanti l’indagine. Si tratta di un numero più elevato rispetto ai 77.000 decessi per Covid-19 riportati nei dati ufficiali. A livello globale, dunque, il bilancio effettivo delle vittime della pandemia sarebbe di 318 mila decessi e non di 205 mila come dichiarato dalle autorità.
Il bilancio delle vittime del coronavirus
L’analisi del Financial Times indica che durante la pandemia di coronavirus i decessi sono cresciuti del 60% in Belgio, del 51% in Spagna, del 42% in Olanda e del 34% in Francia rispetto allo stesso periodo negli anni precedenti. Gli esperti ipotizzano che alcune di queste morti potrebbero essere attribuite a cause diverse da Covid-19, tuttavia i dati indicano con chiarezza che il tasso di mortalità è cresciuto maggiormente nei Paesi in cui il contagio è stato più violento. Sembra dunque plausibile ipotizzare un collegamento diretto tra il virus e il maggior numero di decessi, che solo in misura minore dipenderebbero dagli effetti collaterali del lockdown, come la tendenza a evitare gli ospedali.
I numeri in Lombardia
Sulla base dei dati forniti da 1.700 municipi, il quotidiano britannico ha rilevato oltre 13mila morti in eccesso in Lombardia: un aumento del 155% rispetto alla media storica. Si tratta di un dato di gran lunga superiore ai 4.348 decessi attribuiti al Covid-19 nella regione italiana. In particolare, lo studio indica che la provincia di Bergamo è la regione che ha registrato il peggior aumento a livello internazionale di decessi, con un aumento del 464% delle morti rispetto alla media, seguita da New York, con un aumento del 200%, e Madrid, con il 161% in più.