(Milano). Il Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata dell’Università di Trento e la startup Bionvis sono tra i 52 laboratori al mondo che che stanno lavorando a un vaccino contro il Coronavirus. Guido Grandi, direttore vicario del CIBIO, spiega così i punti di forza del lavoro fin qui svolto e i risultati ottenuti: “Il nostro vaccino è in grado di bloccare l’infezione da parte del Coronavirus all’interno delle cellule dei topi. Abbiamo visto che il siero è in grado di bloccare l’infezione del virus all’interno delle cellule. Anche grazie al lavoro del laboratorio del virologo Pizzato nell’università di Trento, noi possiamo andare a constatare l’efficacia del vaccino osservando la capacità dei sieri degli animali immunizzati di neutralizzare l’infezione del virus all’interno delle cellule“.
Vaccino Coronavirus: una nuova speranza
Il professor Grandi spiega quindi i motivi per cui questi studi potrebbero realmente portare a un vaccino efficace contro il Coronavirus: “La formulazione è interessante per due motivi. Induce belle risposte neutralizzanti e la sua preparazione è semplicissima. Quello che dobbiamo fare è far crescere un ceppo batterico completamente apatogeno. Poi, attraverso un semplicissimo passaggio di ultrafiltrazione, il vaccino è pronto“.
“Questa soluzione“, spiega, “ha il vantaggio di richiedere una preparazione in tempi molto ridotti con costi altrettanto ridotti. Consideriamo il problema della pandemia e l’esigenza di avere a disposizione un vaccino contro il Coronavirus in tempi rapidi. Grazie ai suoi processi semplici, riteniamo che questo approccio possa far fronte a queste esigenze“.
Tempi rapidi e costi abbattuti: la fiducia del professore
Anche sui tempi il professor Grandi è fiducioso: “Solitamente un vaccino non si riesce a sviluppare in meno di dieci anni a partire dalla fase pre-clinica. Il nostro vaccino è creato grazie una piattaforma tecnologica semplice che lo rende di facile riproduzione. Saremmo quindi pronti in tempi relativamente brevi per la diffusione“.