Dalla Cina arrivano importanti novità per quanto riguarda la lotta al Coronavirus: l’agenzia di stato Xinhua, infatti, ha confermato l’avvio dei test sull’uomo di due vaccini sperimentali. I media del Paese asiatico hanno rilanciato con entusiasmo la notizia. L’obiettivo dichiarato è quello di combattere una possibile seconda ondata di Covid-19. Stanno sviluppando i vaccini in questione il laboratorio di Pechino della Sinovac Biotech e l’Istituto Biologico di Wuhan, la città che per prima ha dovuto subire le conseguenze della diffusione del virus.
Good news! China approved clinical trials for two types of inactivated #vaccines for #COVID_19 on Tuesday. pic.twitter.com/4nx41wiN20
— China Daily (@ChinaDaily) April 14, 2020
Gli studi in Cina e Stati Uniti
La Commissione nazionale della sanità cinese ha confermato il via libera per la sperimentazione. Si tratta del secondo e del terzo potenziale vaccino anti-Coronavirus studiato in Cina. Sperimentazioni su un primo vaccino erano infatti state autorizzate nel mese di marzo dal governo di Pechino. Importante, in questo senso, la collaborazione fra l’Accademia cinese delle scienze mediche militari e la compagnia biofarmaceutica CanSino Bio. Anche in America si cerca di accelerare i tempi: l’azienda farmaceutica americana Moderna ha dichiarato di aver iniziato i test sull’uomo dopo l’ok delle autorità sanitarie degli Stati Uniti.
Vaccino indispensabile
Secondo i dati della mappa globale di Johns Hopkins University aggiornati al 14 aprile, in Cina i casi totali sono oltre 83mila, con più di 3mila morti. La curva del contagio, però, si è notevolmente appiattita e nelle ultime 24 ore non sono ufficialmente stati registrati decessi. La nuova preoccupazione della Repubblica Popolare riguarda i casi di persone positive provenienti dall’estero. In questo senso, il governo rivedrà ancora una volta le politiche di entrata e uscita dalla Cina.
Per gli scienziati quella per arrivare al vaccino è vera e propria corsa contro il tempo. Il Covid-19 ha colpito, in tutto il mondo, quasi due milioni di persone, uccidendone oltre 120mila.