Oggi a Codogno, il paese della Bassa Lodigiana dove fu ricoverato il paziente 1, Mattia Maestri, e che diventò la prima zona rossa d’Italia, è stata chiusa l’area Covid. Proprio oggi, infatti, è stato dimesso, da questa sezione, l’ultimo paziente guarito dal Coronavirus.
A darne notizia, insieme alla Asst di Lodi, Francesco Tursi, che è il responsabile del servizio di Pneumologia e referente dell’Area Gialla Covid del nosocomio della cittadina tra Lodi e Piacenza. Impegnato per oltre 15 mesi nella lotta al terribile virus. “È un giorno che vivo con profonda emozione”, ha scritto Tursi. La sua emozione il medico la racconta in una lettera indirizzata al direttore generale dell’Asst di Lodi per ringraziare tutti, dopo mesi che lo hanno visto anche fra i primi malati di Covid.
La lettera del referente dell’Area Gialla Covid dell’ospedale di Codogno
Codogno è stato il simbolo della prima ondata di Coronavirus, alla fine di febbraio di un anno fa. Era stato allora che, improvvisamente, l’Italia aveva scoperto di essere vulnerabile al Coronavirus, che fino ad allora sembrava qualcosa di lontano.
Nella lunga lista di grazie che Tursi ha voluto mettere nero su bianco spicca la dedica ai suoi pazienti: “Avete condiviso con noi questo periodo così delicato della vostra vita”, scrive il camice bianco, “spero che tutti noi siamo stati in grado di essere all’altezza delle vostre aspettative. Posso solo dirvi che noi dell’Area Covid di Codogno ce l’abbiamo messa tutta. Grazie per le numerose testimonianze di affetto nei nostri confronti che ci hanno commosso e gratificato”. Per Tursi, “nulla è stato pari al volto anche solo di un paziente che avevamo aiutato a guarire, vedere nei suoi occhi battere la vita. Risalire alla vita, come lentamente tutti stiamo facendo ai margini di un momento che verrà ricordato nei libri di storia“.