AstraZeneca, l’Ema ribadisce: “Resta valido per tutta la cittadinanza”

L’Ema torna a esprimersi su AstraZeneca. E ancora una volta torna a definirlo valido per l’intera cittadinanza dell’Unione europea. “Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione“, fa sapere l’agenzia tramite una nota.

La nota dell’Ema sulla validità di AstraZeneca

L’Ema si lamenta anche della “disinformazione” scaturita da una dichiarazione di un loro esperto “mal interpretata e pubblicata su un quotidiano“. In altre parole sono tutt’ora validi tutti i quattro i vaccini anti Covid-19 approvati in Europa. E non ci sono marce indietro su AstraZeneca da parte dell’ente regolatorio europeo. Sulla vicenda è arrivata la conferma all’Ansa del coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri.

Tutti i vaccini approvati dall’Ema, incluso quello di AstraZeneca, mantengono un rapporto rischi-benefici positivo soprattutto nei soggetti anziani e vulnerabili, per cui dovrebbero continuare a essere utilizzati“, sono state le parole di Cavaleri. Ovviamente, però, l’ente regolatorio sta indagando su quanto avvenuto alle giovani donne vaccinate in queste settimane.

I casi di trombosi e le seconde dosi: ecco cosa succede ora

Sono emersi casi di trombosi con piastrinopenia, che sono stati esaminati dal nostro comitato di farmacovigilanza“, ha spiegato Cavaleri. Per questo motivo “l’Ema ha condotto nuove analisi per contestualizzare il rischio di trombosi in diversi gruppi di età, per sesso e in diversi contesti epidemiologici“. Questo ha “permesso di definire come utilizzare il vaccino nel contesto delle campagne vaccinali“. Incluso, ovviamente, quello di AstraZeneca. I risultati sono attesi in luglio.

Resta però da capire cosa avverrà per chi attende la seconda dose e ha ricevuto AstraZeneca nella prima somministrazione. In particolare per quanto riguarda pazienti di giovane età. “Finora non ci sono evidenze che i casi di trombosi siano associati alla seconda dose. Nelle prossime settimane analizzeremo i dati disponibili e faremo il punto sulla base dell’evidenza. Ad oggi i dati preliminari lasciano ben sperare“, ha concluso Cavaleri.

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