Più premi ai contribuenti virtuosi, stop alle sanzioni penali per le aziende che collaborano con il fisco, adempimento ad hoc per i paperoni che vivono all’estero, domiciliazione bancaria per pagare le tasse e addio all’automatismo sul prelievo forzoso. E ancora: detassazione di straordinari e tredicesime, rateizzazione di acconti e saldi Irpef e superamento del superbollo.
È in dirittura d’arrivo il nuovo fisco delineato dalla delega fiscale nella versione approvata ieri in Aula al Senato, che ora approda alla Camera per il via libera finale in terza lettura atteso entro la pausa estiva.
Poi la palla passerà al governo per l’attuazione. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha 24 mesi di tempo per approvare i decreti delegati che dovranno definire il fisco italiano del futuro.
Stop alle sanzioni penali per chi collabora
Saltano le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per le imprese che aderiscono all’adempimento collaborativo e che hanno avuto “comportamenti collaborativi” e comunicato “preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali”.
Premi per i contribuenti modello
Un emendamento approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede il rafforzamento dei regimi premiali per i contribuenti virtuosi, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali per chi presenta alti livelli di affidabilità fiscale misurati anche sulla base degli indicatori statistico-economici utilizzati per la definizione degli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Riduzione delle aliquote Irpef
È prevista la revisione e graduale riduzione dell’imposta: il primo step è di passare a tre aliquote, l’obiettivo finale è l’aliquota unica.
Regime “concordato” per i paperoni all’estero
Nei prossimi decreti attuativi il governo dovrà prevedere l’introduzione di un regime fiscale concordato attraverso l’adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia e per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo di almeno un milione di euro.
Domiciliazione bancaria per pagare le tasse
Un emendamento prevede di estendere le forme di pagamento degli adempimenti tributari, comprendendo anche l’addebito diretto sul conto della banca o altri strumenti di pagamento elettronico.
Più soldi con la tredicesima e gli straordinari
In arrivo un taglio delle tasse sulla tredicesima mensilità e sugli straordinari. Una delle modifiche al ddl introduce, al posto delle aliquote per scaglioni di reddito, un’imposta sostitutiva Irpef e le relative addizionali in misura agevolata sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima.
Rateizzazione tasse per gli autonomi
Un’altra novità del provvedimento prevede la possibilità di rateizzare acconti e saldi dell’Irpef e anche di prevedere una “progressiva ed eventuale” riduzione della ritenuta d’acconto.
Superamento del superbollo
Nel ddl viene previsto “l’eventuale e progressivo superamento” del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata.
Stop al pignoramento forzoso del conto
Salta l’automazione del prelievo forzoso sui conti. Alcuni emendamenti approvati in commissione al Senato prevedono solo la razionalizzazione, l’informatizzazione e la semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari, anche mediante l’introduzione di meccanismi di cooperazione a partire dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, fatte salve le forme di tutela previste a favore del debitore.
Affidamento a privati della riscossione cartelle
Sarà possibile affidare a privati la riscossione delle cartelle decadute (perché superati 5 anni dall’emissione, come previsto dalla delega), ma rimesse a riscossione in presenza di novità su reddito e e patrimonio del debitore. I soggetti verranno selezionati tramite una procedura di gara pubblica e riceveranno il pagamento di una commissione in percentuale all’importo riscosso.
Debiti Irpef, niente sanzioni per chi è in credito con la Pa
Nell’adozione dei decreti attuativi della delega fiscale il governo dovrà valutare la possibilità di non applicare sanzioni e/o interessi per mancati versamenti Irpef regolarmente dichiarati ai contribuenti che vantano crediti verso la pubblica amministrazione.
Sentenze tributarie digitali, banche dati aperte
Le sentenze tributarie digitali presenti nelle banche dati delle Corti di giustizia tributaria saranno accessibili a tutti i cittadini al fine di garantire parità delle parti in giudizio e il diritto alla difesa.
E-cig, più controlli sulle vendite online
Arriva una stretta su sigarette elettroniche e nicotine pouche, la nicotina da masticare: tra le modifiche approvate la possibilità di acquistare prodotti online ma solo con consegna in tabaccheria o in negozio di e-cig da indicare al momento dell’acquisto. L’obiettivo è assicurare un maggiore controllo per il contrasto del mercato illecito e per la tutela dei minori.
Opposizioni divise: no di Pd e M5s, Italia viva vota a favore
Secondo Antonio Misiani, responsabile economico del Partito democratico, le misure approvate dal Senato “indeboliscono la lotta all’evasione fiscale e favoriscono i contribuenti infedeli”.
Critico anche il Movimento 5 stelle. “La progressività diventa sempre più un miraggio e finisce per essere applicata solo ai lavoratori dipendenti e pensionati” mentre la pressione fiscale “non si riduce neanche di un euro”, ha commentato Mario Turco, vicepresidente del M5s.
A favore della proposta invece si è schierato Italia viva. La senatrice Raffaella Paita ha spiegato che si tratta di “un atto di fiducia” e che la delega “ha qualche ombra ma anche tante luci”.
La maggioranza: “Provvedimento epocale”
La maggioranza difende compatta la delega fiscale. Di “provvedimento epocale” e di “riforma attesa da tantissimi anni” ha parlato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. “Stiamo scrivendo una pagina veramente importante nella storia economica di questo Paese”, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia intervenendo in aula la Senato al termine della discussione sulla delega fiscale.