A Torino è in corso una raccolta firme per esprimere il proprio dissenso nei confronti della maternità surrogata. Presente anche Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia. “L’utero in affitto è reato in Italia ma chiediamo che sia perseguibile anche quando commesso all’estero per arginare questo fenomeno. Si tratta di aumentare la possibilità che la pratica non dilaghi. Oggi essendo vietato in Italia molti vanno all’estero a fare una pratica ignobile sia per la donna sia per il bambino che non è un prodotto ma una vita. I bambini meritano di sapere da dove vengono e di avere una mamma e un papà. La posizione di Fratelli d’Italia è no alla maternità surrogata e all’utero in affitto. La maternità può essere sostenuta da un punto di vista medico, il problema è quando una donna povera viene pagata da una donna ricca per avere un bambino, che non è un prodotto, serve un equilibrio tra il diritto di diventare genitore e il diritto del bambino“, ha spiegato Montaruli.
Coppie omogenitoriali, Montaruli: “Domani non si difendono bambini”
Montaruli ha sottolineato che “l’adozione dalle coppie omogenitoriali è già realtà, ma è lesivo andare all’estero e utilizzare una donna pagandola per avere un bambino. Ogni bambino ha una mamma e un papà e questo non potrà mai cambiare, nessuna dicitura o locuzione potrà mai toglierlo. Le coppie cosiddette omogenitoriali dicono che due donne o due uomini possono essere genitori ma non è così. Quello avvenuto a Torino è un aggirare la legge, una lesione dei diritti dei minori. Domani non si difendono i minori, che hanno dei diritti come non essere messi in questo limbo voluto da amministrazioni come Appendino e Lo Russo. È una confusione giuridica che si riversa nelle loro vite ed è ingiusta“.
“Sì alle adozioni, no all’utero in affitto”
“Il tema non è se le coppie omogenitoriali possono adottare. È comprensibile il desiderio di diventare genitore, ma non è un diritto. Il diritto è quello del minore di avere una mamma e un papà. Questo non è un tema nonostante la sinistra voglia farlo passare come tale. Noi siamo favorevoli a non cambiare lo status quo già previsto dal sistema giuridico“, ha concluso Montaruli.