Mentre il mondo intero attende con il fiato sospeso l’esito dei negoziati tra Ucraina e Russia, l’Europa è pronta a muoversi a seconda di ciò che emergerà dai colloqui di Gomel. La preoccupazione è altissima, ma solida anche la convinzione di muoversi con le sanzioni e non solo. Posizione quest’ultima che anche l’Italia ha ribadito a chiarissime lettere.
Minaccia nucleare? Cosa teme l’Europa
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“Con i ministri della difesa parleremo di come si sta evolvendo la situazione in Ucraina. Vogliamo coordinare al meglio ciò che possiamo fare con questo mezzo miliardo di euro che abbiamo deciso di destinare al conflitto. Oggi in Bielorussia c’è un referendum fake per modificare la costituzione e concedere lo status di ‘Stato nucleare’ al Paese. Questo è un passo molto pericoloso“. Lo ha affermato da Bruxelles l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, prima del consiglio straordinario sulla Difesa.
“Sappiamo cosa vuol dire per Minsk diventare un Paese nucleare. La Russia manderebbe immediatamente armi nucleari in Bielorussia“, ha spiegato Borrell. Quindi ha esortato i cittadini bielorussi a “protestare contro l’aggressione della Bielorussia all’Ucraina“.
Italia al fianco dell’Ucraina: ecco come
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“Continueremo con i partner del G7 a sostenere il governo dell’Ucraina, economicamente e militarmente – ha invece dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Algeri –. In ambito Ue ci siamo impegnati a sostenere sanzioni efficaci e incisive contro il governo russo. E siamo pronti a fare di più, d’intesa con partner europei e atlantici“.
“L’Italia è al fianco del popolo dell’Ucraina – ha quindi voluto ribadire Di Maio –. Per tutti noi il popolo ucraino rappresenta una resistenza europea. Il nostro governo è impegnato ad aumentare le forniture di gas da vari partner internazionali. Tra questi l’Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale. L’obiettivo è tutelare le imprese e le famiglie italiane da questa atroce guerra“, ha sottolineato il titolare della Farnesina.