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Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato contestato al suo arrivo alla stazione di Przemysl, una cittadina a una decina di chilometri dal confine con l’Ucraina. Il sindaco della città, Wojciech Bakun, ha prima ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin e, rivolgendosi a Salvini, ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo“. Sulla missione dell’ex ministro degli Interni nell’Est Europa è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che in occasione dell’inaugurazione della mostra multimediale ‘Patriote d’Italia‘, allestita nella sede di FdI a Roma, ha detto: “Penso che chiunque faccia qualcosa, fa bene a fare qualcosa“.
E ancora: “La comunità internazionale sta facendo molto. La compattezza dell’Occidente è forte. Cosa bisognava fare prima? È mancata la diplomazia europea. Abbiamo visto incontri bilaterali e iniziative di stati singoli, da soli non si arriva a una soluzione. È la dimostrazione che l’Europa quando serve manca“, ha aggiunto.
8 marzo, Meloni: “Ogni donna può essere patriota”
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Meloni ha poi rivolto un pensiero a tutte le donne in occasione della Giornata internazionale della donna. “Il dipartimento delle Pari opportunità di FdI ha deciso di celebrare la ricorrenza dell’8 marzo raccontando le patriote italiane. Tante donne che, in tanti ambiti diversi, hanno fatto questa nazione. Sappiamo tutti quanto le donne siano state fondamentali nella storia d’Italia“.
E ancora: “Noi abbiamo scelto di raccontarla con alcune donne simbolo, chiudendo la mostra con uno specchio per dire a ciascuna donna che verrà qui che anche lei nella sua vita può scegliere di essere una patriota. Al di là delle mimose, lo consideriamo il modo più intelligente per raccontare il ruolo delle donne e cosa sarebbero state di più se queste avessero avuto davvero le stesse opportunità degli uomini. Quindi è anche un monito per la politica a fare di più”, ha concluso.