Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato al vertice informale dei Capi di Stato e di governo dell’Unione Europea sul Modello europeo di crescita e di investimento per il 2030, che si sta svolgendo a Versailles, in Francia. Tra i temi trattati da Draghi c’è la guerra in Ucraina, che rischia di mettere in ginocchio l’economia di diversi paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia.
“Dobbiamo prepararci, ma non è assolutamente un’economia di guerra. Ho visto degli allarmismi esagerati. Prepararsi non vuol dire che ciò debba avvenire sennò saremmo già in una fase di razionamento“, ha spiegato Draghi a Versailles. “Dobbiamo ri-orientare le nostre fonti di approvvigionamento e ciò significa costruire delle nuove relazioni commerciali“, ha aggiunto.
Draghi: “Ucraina in Ue? Ci sono delle regole”
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Il premier è intervenuto anche in merito al possibile ingresso dell’Ucraina all’interno dell’Unione Europea. “C’è una grande disponibilità da parte di tanti, una grande determinazione da parte di altri e una notevole cautela da parte di altri ancora. Le regole per entrare all’interno della UE sono molto precise e prevedono un lungo periodo di riforme strutturali. Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento sarebbe d’aiuto ma occorre rispettare anche cosa dicono gli altri“, ha proseguito ancora il presidente del Consiglio.
“Italia in grado di affrontare il rallentamento della crescita”
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Infine, una chiosa sulla situazione dell’Italia, la cui crescita a livello economico procede più lentamente rispetto alle previsioni. “La nostra performance è stata eccezionale, noi entriamo con un acquisito di crescita molto alto e siamo in grado di affrontare un rallentamento anche temporaneo dell’economia“, ha spiegato ancora Mario Draghi in occasione della conferenza stampa dei Capi di Stato e di governo dell’Unione Europea a Versailles. Il premier ha spiegato anche di “non prevedere” rischi per il debito italiano in seguito alla conferma della stretta ribadita ieri dall’Eurotower.