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Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è intervenuto al convegno ‘Il welfare locale e l’accoglienza nella cooperazione internazionale’, a Portici. Questa è stata l’occasione per illustrare che cosa il nostro Paese intenda fare riguardo alla guerra tra Russia e Ucraina. “L’approccio del Governo italiano è quello di costruire una escalation diplomatica. Non militare“, ha garantito.
Di Maio e le conseguenze della guerra: “Serve coraggio”
Di Maio si è quindi soffermato sull’attività di Mario Draghi: “Anche la visita negli Usa del presidente del Consiglio nell’incontro con il presidente Joe Biden si colloca nell’ottica della pace. Allo stesso tempo, in base al principio di legittima difesa, dobbiamo supportare l’Ucraina. Ma non possiamo andare oltre. Su questo siamo d’accordo tutti, e deve essere il nostro faro in ogni decisione“.
Ma ci sono anche le conseguenze economiche che il conflitto in corso ha provocato. Sul tema, così Di Maio: “Il 2021 è stato l’anno record per i nostri imprenditori dell’export del Made in Italy nel mondo. Parliamo di un record assoluto, di oltre 500 miliardi di euro. L’Unione Europea deve essere coraggiosa, la guerra in Ucraina sta azzerando tutti i successi del Made in Italy. Per questo nel decreto Aiuti abbiamo sbloccato misure per aiutare le imprese sui mancati introiti, ma anche aiutarle a diversificare i destinatari delle importazioni“.
Ucraina e non solo: “Aiuti a rifugiati, ma anche a famiglie e aziende italiane”
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Il Governo, però, è in prima linea anche per aiutare economicamente chi dall’Ucraina è scappato in Italia a causa della guerra. Di Maio sul tema ha parlato chiaro: “Con l’ultimo decreto da 14 miliardi abbiamo aumentato la quantità di fondi per i Comuni e le grandi città. Questo consentirà nel breve termine di affrontare la crisi dei rifugiati. Sono interventi da economia di guerra. Non dobbiamo però assolutamente abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito“.
La stessa cifra che il Governo ha stanziato, però, ha anche un altro scopo. “Sono fondi che serviranno ad affrontare, anche e soprattutto, la crisi legata ai costi che le famiglie italiane subiscono. Sull’energia, sui beni di prima necessità. L’inflazione sta facendo aumentare tutti i costi. E, unita alla crisi in Ucraina, sta producendo un effetto devastante per le tasche delle famiglie italiane. Con questo decreto interveniamo su tanti fronti, anche su quello dell’energia. Aiuteremo quindi anche aziende e autotrasportatori“, ha garantito Di Maio.