Trump: archiviato il caso per le carte segrete in Florida, quali sono gli altri due processi penali in corso

Dall’accusa di aver tentato di influenzare le elezioni nel 2020, all’aver manipolato il voto in Georgia. Ma ancora il caso Stormy Daniels e l’assalto a Capitol Hill: tutti i guai giudiziari in cui è coinvolto il tycoon

Con una decisione che ha sorpreso molti osservatori e analisti, la giudice federale Aileen Cannon ha archiviato il caso contro l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che lo accusava di aver detenuto illegalmente documenti riservati presso la propria abitazione di Mar-a-Lago, dopo il termine del suo mandato come presidente. La giudice ha accolto la tesi della difesa secondo cui lo special counsel Jack Smith, che ha presentato le accuse, era stato nominato in violazione della Costituzione. Questo sviluppo segna una brusca conclusione per un caso che finora era stato considerato la minaccia legale più insidiosa per Trump, ma non l’unico. Il tycoon ha infatti ancora due processi in corso.

Il caso dei documenti riservati

Il caso riguardava la conservazione illegale di documenti riservati da parte di Trump nella sua tenuta di Mar-a-Lago, in Florida. Trump doveva affrontare decine di capi d’accusa che includevano l’ostruzione agli sforzi dell’FBI per recuperare i documenti. Gli avvocati della difesa hanno presentato vari ricorsi per respingere le accuse, sostenendo che Jack Smith era stato nominato illegalmente, in violazione della Clausola di nomina della Costituzione degli Stati Uniti. La giudice Cannon, nominata dallo stesso tycoon nel 2020, ha concordato con questa argomentazione, stabilendo che l’intero caso deve essere respinto poiché Smith non era stato nominato né dal Senato né dal Presidente.

Gli altri processi in cui è coinvolto Trump

Donald Trump è attualmente coinvolto in altri due procedimenti penali: uno per aver cercato di influenzare l’esito delle elezioni del 2020 e un altro per aver manipolato i risultati elettorali in Georgia. Inoltre, Trump è stato dichiarato colpevole nel caso Stormy Daniels, riguardante il pagamento all’ex pornostar per non rivelare la loro relazione. L’archiviazione del caso dei documenti riservati potrebbe rafforzare la posizione di Trump nelle sue altre battaglie legali.

La Corte Suprema ha concesso a Trump l'immunità parziale
La Corte Suprema ha concesso a Trump l’immunità parziale- EPA/JUSTIN LANE / POOL – Newsby.it

La questione dell’immunità presidenziale

Oltre alla decisione della giudice Cannon, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha recentemente stabilito che gli ex presidenti, inclusi Trump, godono di una parziale immunità nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali. Questa decisione era una delle più attese della Corte e ha stabilito che un presidente non può essere processato per i suoi atti ufficiali, ma può esserlo per quelli non ufficiali. La sentenza della Corte Suprema, presa con sei voti a favore e tre contrari, rimanda alle corti di livello inferiore la definizione di quali atti siano ufficiali e quali no. Questo significa che sarà la giudice distrettuale Tanya Chutkan a dover determinare quali azioni di Trump rientrano nella sfera degli atti ufficiali.

Reazioni e implicazioni

Trump ha celebrato la sentenza della Corte Suprema come una “grande vittoria” sul suo social network Truth, mentre la giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor ha espresso un forte dissenso, affermando che la decisione “ridisegna l’istituzione della presidenza e si fa beffe del principio che nessun uomo è al di sopra della legge”.

La questione dell’immunità presidenziale ha sollevato un acceso dibattito tra i giuristi americani. Gli avvocati di Trump hanno sostenuto che un presidente dovrebbe essere immune da ripercussioni legali per i propri atti, anche quando questi costituiscono crimini perseguibili. Un’interpretazione radicale di questo principio potrebbe rendere un presidente immune anche se ordinasse l’omicidio di un rivale politico o organizzasse un colpo di stato. La decisione della Corte Suprema, sebbene non confermi un’immunità totale, rappresenta un importante precedente che potrebbe influenzare i futuri presidenti e il bilanciamento dei poteri nel governo degli Stati Uniti.

Il futuro di Trump

Il caso riguardante l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, in cui Trump è accusato di aver cospirato per sovvertire il risultato delle elezioni del 2020, è ancora aperto. La richiesta di immunità per questo caso era stata inizialmente respinta da una giudice federale, ma il caso è stato portato fino alla Corte Suprema. La decisione odierna potrebbe causare ulteriori ritardi nel processo, che probabilmente non si concluderà prima delle elezioni presidenziali del novembre 2024.

Se Trump dovesse vincere le prossime elezioni, potrebbe tentare di influenzare il Dipartimento di Giustizia per ritirare le accuse contro di lui o per rinviare ulteriormente il processo. Durante le argomentazioni orali di aprile, i giudici conservatori della Corte Suprema avevano espresso preoccupazioni riguardo al fatto che senza una certa immunità, un presidente potrebbe rischiare vendette politiche, soprattutto dopo la fine del suo incarico.

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