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“Seguo centinaia di dossier ma su questo in dettaglio non ero informato. Posso dire, all’esito dell’informativa assunta, che il presidente dell’Inps all’atto dell’insediamento prendeva emolumenti di molto inferiori rispetto al precedente presidente. È stato necessario, sulla base di provvedimenti normativi, adeguare gli emolumenti“. Lo dice il premier Giuseppe Conte rispondendo a una domanda sulla vicenda che riguarda Pasquale Tridico, a capo dell’Inps.
“Emolumenti di Tridico in linea con quelli di altre istituzioni”
“Posso dire che, anche facendo un confronto con le tabelle comparative pubblicate sui giornali, ancora oggi il presidente dell’Inps prende degli emolumenti che sono in linea o addirittura anche inferiori rispetto a istituzioni paragonabili“, ha aggiunto Conte. Dopo aver chiarito questo punto, il presidente del Consiglio ha spiegato che il vero problema non è Tridico, ma i cittadini italiani ancora in attesa della cassa integrazione. “Su questo punto io, Tridico e tutti i lavoratori dell’Inps dobbiamo lavorare giorno e notte. Perché anche un singolo lavoratore che ha preso la cassa integrazione in deroga a maggio ma non nei mesi successivi è un problema. Significa un lavoratore che non ha mezzi per sostenere se stesso e la propria famiglia. Ne basta uno. Quindi non ha senso dire che solo un numero contenuto di italiani non ha preso la cassa integrazione. Quel numero contenuto sono vite, sono famiglie che devono mantenersi“, ha concluso Conte.