L’ex premier: “Non ho mai pensato che un provvedimento giudiziario debba automaticamente influire sulla vita politica del Paese”
“Siamo all’opposizione di Toti. Ma a maggior ragione siamo garantisti. Commenteremo le sentenze”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a margine degli Stati generali dei Commercialisti in corso a Roma. “Non ho mai pensato che un provvedimento giudiziario debba automaticamente influire sulla vita politica del Paese”, ha aggiunto.
Premierato, Renzi: “Non è riforma, è ‘schifezzellum'”
L’ex premier ha poi parlato del premierato: “Questa riforma voluta dalla Casellati non è una riforma è una schifezza. Lo chiamiamo ‘schifezzellum’. Dicono che la migliorano? Peggiorarla è impossibile”. E non è mancata neppure un commento sulla posizione di Elly Schlein nei confronti del jobs act: “Nessuno può criticare Schlein se è contro il jobs act. La cosa interessante è che è un provvedimento proposto e votato dal Pd. Molti degli esponenti attuali l’hanno votato alla Camera e al Senato. Se hanno cambiato idea è tutto meraviglioso, il prossimo referendum del Pd sarà contro gli 80 euro, le unioni civili o il ‘dopo di noi'”.
MO, Renzi: “Grazie a Qatar, Arabia Saudita ed Egitto si arriverà allo Stato palestinese”
Renzi ha commentato l’evoluzione del conflitto tra Israele e Hamas. “La partita a Gaza è complicata ma nutro ottimismo basato su quanto si è creato e sul fatto che i paesi arabi moderati non hanno rotto con Israele. In questo modo si arriverà davvero ad un cessate il fuoco, ma non solo anche alla creazione dello stato palestinese e ad un nuovo governo in Israele. La mia opinione è che si siano fatti piccoli passi per un dialogo”.
Regeni, Renzi: “Il ruolo dei servizi segreti inglesi è ancora da chiarire”
Infine, il leader di Italia Viva ha risposto a delle domande su Giulio Regeni. “C’è un processo nel quale io sono testimone ed è giusto che io parli con i giudici. Ci sarà qualcuno, però, che porrà il tema sul ruolo dei servizi segreti inglesi che non spiegano per bene cosa sanno? Certe domande qualcuno dovrebbe rivolgerle a loro invece di guardare le carte. Io dico ai giudici quello che so io, è una cosa seria. Stiamo parlando di una cosa enorme – ha continuato-, io sono stato interrogato ed ho spiegato che non ci sono discrepanze tra ciò che ho fatto e ciò che ho detto e lo spiegherò ai giudici, ci vado volentieri per fare chiarezza dopodiché io una domanda sui servizi segreti inglesi la farei”.