Tommaso Foti, l’identikit del nuovo ministro per gli Affari europei

L’ex capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati è uno degli uomini più fedeli di Giorgia Meloni e milita negli ambienti del centrodestra da quando aveva appena 16 anni

L’identità del sostituto di Raffaelle Fitto, di recente diventato Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, è rimasta un segreto ben custodito fino all’ultimo. Alla fine è stato Tommaso Foti a prendere il suo posto come ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. Il suo nome è stato proposto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il che dimostra la grande fiducia riposta dalla premier nell’uomo che fino a oggi, lunedì 2 dicembre, ha ricoperto l’incarico di capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.

L’inizio della carriera politica di Foti

Del resto Foti è da anni uno dei membri di Fratelli d’Italia più fedeli a Meloni e non difetta di esperienza, soprattutto considerando che le sue prime esperienze nel mondo della politica risalgono a quando aveva appena 16 anni (si iscrisse al Fronte della Gioventù). Nato il 28 aprile del 1960 a Piacenza, Foti non si è mai tirato indietro dai confronti politici, neppure durante gli anni passati studiando al liceo Respighi, dove nel 1978 ha conseguito la maturità scientifica.

Dopo il diploma ha iniziato a lavorare nell’azienda agricola della sua famiglia, senza però rinunciare alla sua passione per la politica, che l’ha portato a essere eletto consigliere comunale di Piacenza per il Movimento Sociale italiano quando aveva appena 20 anni. Ha ricoperto questo ruolo fino al 1994, anno in cui ha contribuito alla fondazione del partito Alleanza Nazionale. Due anni dopo è entrato per la prima volta in Parlamento (dove in seguito è tornato in altre tre occasioni) e nel 1998 è stato nominato vice sindaco di Piacenza con delega al Bilancio, all’Economato e alle Imposte e Tasse.

L’adesione a Fratelli d’Italia

Risale alla primavera del 2009 la sua adesione al Popolo della Libertà, il polo unitario del centrodestra, seguita a distanza di tre anni a quella a Fratelli d’Italia. Assieme a questa forza politica si è candidato alle elezioni politiche del febbraio 2012, senza però riuscire a essere eletto.

Tommaso Foti durante un comizio di FdI
Tommaso Foti durante un comizio di FdI | ANSA/RICCARDO ANTIMIANI – Newsby.it

È andata meglio nel 2018, quando è stato eletto deputato nel collegio uninominale di Piacenza 14 con 73.599 voti (47,39%) ricoprendo il ruolo di vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Durante l’ultima legislatura, iniziata nel 2022, è diventato capogruppo del partito (sempre alla Camera), incarico che ha ricoperto fino a quando non è stato scelto per prendere il posto di Raffaele Fitto come ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.

La vita privata di Foti

Nella sua vita privata, Foti è un grande amante dello sport, come dichiarato da lui stesso nella sua biografia: “Mi piace praticare lo sport in genere, anche se non ho più il fisico atletico di un tempo. La mia fede nerazzurra è e resta incrollabile. Sono leale e credo nell’amicizia. Non ho particolari vizi, che non siano quelli propri di tutti gli umani”. La sua primissima intervista risale al settembre del 1967, quando all’età di sette anni finì tra le pagine di “Il Richiamo”, il mensile della parrocchia che frequentava (SS.Trinità). “Allora, quasi tutti mi chiamavano ‘Masino’ (diminutivo di Tommaso, il mio nome di battesimo) e tale sono rimasto anche oggi per gli amici più affezionati”.

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