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“Contro il terrorismo islamico l’Europa è impreparata“. Lo ha detto il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso, intervenendo ad Atreju al dibattito. “Il Copasir a termine di un’indagine a ridosso della caduta di Kabul ha elaborato una relazione per il Parlamento in cui gli si chiede di approvare in fretta un dispositivo di legge che contrasti la radicalizzazione islamica in Italia. Inoltre, abbiamo individuato una nuova fattispecie di reato per prevenire il fenomeno della radicalizzazione che può portare al terrorista della porta accanto e cioè è reato essere in possesso di materiale jihadista. In Italia già esiste una norma simile ed è per la detenzione pedopornografico“. Così il presidente della commissione Copasir, Adolfo Urso, ad Atreju.
Terrorismo, Pontecorvo: “Le prime vittime sono i musulmani”
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“La situazione interna all’Afghanistan è quella descritta dal capo del World Food Program e cioè che il Paese sta vivendo una profonda crisi umanitaria e sanitaria. I problemi sono finanziari e legati ai Talebani che non stanno governando perché sono dilaniati internamente“. Così l’Ambasciatore Nato in Afghanistan, Stefano Pontercorvo, ad Atreju. “I Talebani se la devono vedere innanzitutto tra di loro. Nonostante tutto, se anche si mettessero d’accordo bisogna dare al Paese, e non a loro, i mezzi di sussistenza per superare l’inverno. Il problema del fondamentalismo islamico è serio, ma ci sono soluzioni possibili come cominciare a dialogare con i paesi islamici. Non bisogna dimenticare che le prime vittime del terrorismo sono proprio i musulmani“, ha concluso.