Interpellato dai cronisti fuori da Montecitorio, dopo essere intervenuto sulla questione del Kosovo, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato: “Il dibattito è aperto: io sono sempre stato favorevole all’utilizzo del Mes, abbiamo manifestato profonde critiche sul regolamento, perché non era sottoposto ai giusti controlli. La maggioranza unità voterà dopo un approfondimento, io ritengo però che si debba fare ogni sforzo per fare sì che il Mes non sia una questione isolata, ma parte di un pacchetto più ampio di politica finanziaria. Bisogna andare avanti sull’unione bancaria, bisogna arrivare all’armonizzazione fiscale, vedere il Patto di stabilità come si conclude nel momento dell’accordo con una visione complessiva in cui la finanza deve essere a sostengo di industria, agricoltura e imprese. In questa visione credo che si possa trovare a livello europeo un accordo“.
Tajani sul Pnrr
Tajani è poi intervenuto sulla questione del Pnrr, commentando il monito del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco: “Per Visco sul Pnrr non c’è tempo da perdere? Sono perfettamente d’accordo, stiamo lavorando intensamente. Il governo è fortemente impegnato per utilizzare tutti i fondi. Certamente bisogna utilizzare un criterio di flessibilità, perché il Pnrr è nato figlio del Recovery Plan quando era in corso ancora la crisi legata al coronavirus. Dopo è nata la crisi legata alla guerra, quindi bisogna avere flessibilità: spendere tutto ma spendere bene“. Sulla questione Corte dei Conti, invece, per Tajani in Italia c’è “il potere legislativo, esecutivo e giudiziario: quando uno invade il territorio dell’altro c’è qualcosa che non funziona“. La Corte “deve applicarsi nella giustizia contabile, deve giudicare dopo non deve dare un parere preventivo”, “non tocca ai giudici fare le proposte“.
Tajani sull’autonomia
In aggiunta, a margine di una riunione organizzativa dei giovani di FI, sull’autonomia Tajani ha dichiarato: “Sull’autonomia si deve andare avanti procedendo di pari passo con la riforma costituzionale, e una maggiore partecipazione dei cittadini con l’elezione diretta. Noi non abbiamo pregiudizi, ma mi pare si vada verso una proposta di elezione diretta del presidente del Consiglio, in modo che ci sia un equilibrio. Noi abbiamo fatto in modo che il testo dell’autonomia fosse equilibrato, con una fotografia attraverso i Lep della situazione, senza valutare il pregresso, in modo che non ci potessero essere valutazioni negative per il Sud. Poi in Parlamento si discuterà, ma mi pare una proposta equilibrata“.