A margine del tavolo sulla ‘Green industria’ tenutosi mercoledì 5 aprile al Ministero delle imprese e del made in Italy, Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, ha dichiarato: “Il nome del commissario non c’è perché ancora non c’è un decreto che preveda questa formula. Siamo abituati a fare prima le cose e poi a parlarne. Per quanto riguarda i fondi: non è solo un problema distanziamento di fondi, ma è un problema anche di semplificazione, perché l’Italia è una nazione in cui i soldi spesso non vengono spesi per una sovrapposizione normativa che ha creato burocrazia inutile e impedimenti“, ha dichiarato. “Questi impedimenti vanno rimossi per far sì che l’Italia torni a correre“, ha poi aggiunto. Quanto alle proposte delle regioni per far fronte al problema, Lollobrigida ha chiarito: “Ascoltiamo tutti e condividiamo con tutti“.
Lollobrigida: “Agricoltura e industria unite per Brand Italia”
“Sono tante le cose che si possono fare insieme – ha dichiarato Lollobrigida – trovando equilibrio nelle scelte, alcune volte andremo d’accordo e altre no. Ad esempio lavorando insieme per un’apertura dei mercati e per la gestione di nuove potenziali direzioni di sviluppo come fatto in queste ore con l’Albania, che ci potrebbe aprire le porte verso i Balcani, e come potremmo fare anche in Africa, aiutando diversi paesi a sviluppare filiere che valorizzino i loro prodotti“. In questo percorso da fare insieme, ha concluso, “le organizzazioni datoriali e dei lavoratori superano la dicotomia novecentesca di imprenditori e lavoratori, in una visione di produzione e di ricchezza che possa esser ripartita con equità“.