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Caos in Aula al Senato: il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha chiesto la fiducia sul Dl Sicurezza, ma scoppia la bagarre. Tensione altissima in aula per le nuove norme che mandano in archivio quelle di Matteo Salvini sull’immigrazione. L’accusa dei dem: assalto dei leghisti al ministro D’Incà. “Gli hanno tolto il microfono di mano e impedito di parlare“, affermano i parlamentari di maggioranza. Il Pd parla di “un vile atto di squadrismo” tollerato dal presidente in quel momento di turno, Ignazio La Russa. Che, alla fine, sospende la seduta.
Appena prima dell’intervento del ministro D’Incà, che aveva scatenato il putiferio in Senato con i banchi della Lega che si erano svuotati, aveva parlato proprio un senatore del Carroccio, Simone Pillon. “Io ascolterò con attenzione la discussione generale e mi aspetto che dalla maggioranza venga una proposta – aveva affermato –. Perché non basta portarli [i migranti, ndr] in Italia con queste modalità barbare. Bisogna offrire loro una proposta seria“.
Quindi le telecamere si sono soffermate sul presidente di turno La Russa, con l’esitazione nel momento in cui ha preso la parola il ministro D’Incà. “Sta incominciando la discussione generale, il governo può sempre richiedere di intervenire. Certo che lei può intervenire“. Poi il breve intervento del ministro (“Signor presidente, al nome del Governo e autorizzato dal Consiglio dei Ministri pongo la questione di fiducia“, si fa in tempo a sentire) prima che in Senato scoppi il putiferio.
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Cosa realmente è avvenuto viene quindi immortalato in un secondo filmato, stavolta amatoriale e opera di Stefania Ascari, senatrice del Movimento 5 Stelle. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha avuto appena il tempo di annunciare la fiducia sulla riforma dei decreti sicurezza che la Lega ha scatenato il caos in Senato occupando l’aula. Dalle immagini è possibile vedere l’assoluta baraonda a Palazzo Madama.
Gli esponenti della maggioranza sono invece rimasti regolarmente al loro posto e si sente qualcuno urlare “Aiuto!“. Altri esclamano “Presidente!“, rivolgendosi proprio a La Russa. L’accusa del Pd parla di “assalto dei leghisti al ministro D’Incà“, di “vile atto di squadrismo” e di atteggiamento troppo morbido da parte di La Russa. “I questori provvedano a rimettere ordine nell’aula“, si limita infatti a dire il presidente di turno del Senato dopo aver sospeso la seduta.
Sotto accusa, dunque, è finito il vicepresidente Ignazio La Russa, per aver tollerato il blitz leghista nel corso dei lavori al Senato. Ma anche perché è rimasto per molti secondi senza la mascherina.