Riportare tutti gli studenti a scuola in presenza il 9 dicembre. È l’ipotesi per la quale sarebbero in pressing il Movimento 5 Stelle, tramite soprattutto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e Italia Viva. Una decisione non è ancora presa e di scuola, assicurano più fonti, non si è parlato ieri nel governo. Il tema potrebbe essere affrontato (ma non è detto) nel vertice dei capi delegazione in programma per oggi.
Lunedì il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non aveva escluso la possibilità di riaprire tutti gli istituti a dicembre e non è un mistero che la ministra Azzolina spinga in questa direzione: il 9 dicembre sarebbe la prima data utile. Ma il confronto all’interno nel governo è in corso. I ministri più prudenti non escludono che il via libera arrivi solo a gennaio: tutto dipenderà dall’evoluzione della curva nelle prossime settimane.
Azzolina convoca in sindaci: l’obiettivo di “fare squadra” sulla scuola
“Fare squadra” sulla riapertura, mantenendo aperte le scuole che hanno continuato a lavorare in presenza. Questo è l’obiettivo di una riunione convocata sempre per oggi da Lucia Azzolina coi sindaci della città metropolitane.
“Faremo il possibile per riaprire le scuole in dicembre, dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo”. Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, intervenendo alla trasmissione Di martedì su La7. “Valutazioni in questo senso sono previste nei prossimi giorni”.
La maggior parte degli scienziati, del resto, sembrano sempre più propensi al ritorno alla didattica in presenza. “La scuola, anche nelle ultime analisi fatte, si conferma contribuire in maniera assolutamente marginale alla curva di trasmissione di SarsCov2. La potenzialità di infettare sopra 10 anni è come negli adulti, mentre sotto i 10 anni è minore ma non assente”, aveva ricordato Franco Locatelli durante la conferenza stampa al ministero della Salute.