Nelle ultime ore hanno fatto parecchio discutere le immagini arrivate da Torino, dove una manifestazione contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è degenerata. Gli agenti presenti, infatti, hanno iniziato a caricare e manganellare dei civili disarmati. A margine del suo intervento alla kermesse per i 20 anni di Sky a Roma, Giuseppe Valditara, il ministro dell’Istruzione, ha commentato quanto avvenuto. “Scontri di Torino? Credo che la contestazione violenta e aggressiva degli studenti debba lasciare spazio ad una cultura del dialogo e del confronto. Ritengo che dobbiamo lavorare tutti per favorire una cultura che partendo da chi contesta le decisioni del Governo abbia consapevolezza che violare la legge non è una cosa buona. Si lasci spazio a modalità più democratiche di contestazione“.
Scontri Torino, Ruotolo: “Colpito dall’età dei manifestanti, va garantito diritto al dissenso”
Sullo stesso tema è intervenuto anche Sandro Ruotolo, deputato del Pd, a margine della conferenza “per un Paese antifascista”. “Colpito dall’età dei manifestanti, va garantito diritto al dissenso“, ha dichiarato. “Vedere dei ragazzini picchiati in quel modo dispiace. Probabilmente molti di loro erano alla loro prima manifestazione”.
Scontri Torino, il nuovo prefetto: “Manifestare è un diritto, ma bisogna rispettare le regole”
Anche Donato Cafagna, il nuovo prefetto di Torino, ha commentato gli scontri di ieri tra le forze dell’ordine e gli studenti che protestavano. “Manifestare è un diritto sacro ma questo deve avvenire attraverso il rispetto di regole, le pubbliche manifestazioni vanno comunicate alla Questura e ieri questo non è avvenuto, piuttosto il corteo si è aperto ad alcuni rivoli con il tentativo di forzare i dispositivi di sicurezza nei confronti di un festival nazionale. C’erano studenti e infiltrati dei centri sociali” ha spiegato.