Il consiglio comunale di Verona dice sì, e viene approvata la proposta di Alberto Zelger, consigliere in quota Lega. Roberto Saviano non è più cittadino onorario della città veneta. Una decisione che inevitabilmente ha scatenato una lunga scia di polemiche. E il commento dello stesso scrittore e giornalista napoletano, che su Instagram ha dato libero sfogo a tutto il suo disappunto.
Saviano, il post dedicato ai cittadini di Verona
“Cari amici veronesi, da oggi non sono più un vostro concittadino. Nella giornata di ieri il consiglio comunale della città di Verona, con i voti di Lega e Fratelli d’Italia, ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria che mi era stata conferita nel 2008“, ha scritto Saviano nel suo post.
E secondo l’autore di ‘Gomorra’, questa decisione non è “ad personam”. Riguarda infatti tutte le voci critiche rispetto a Lega e Fratelli d’Italia (partito di cui fa parte Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale di Verona). “Questo provvedimento non riguarda solo me – ha spiegato infatti Saviano –, ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. ‘Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi’, ecco cosa vuole dire“.
Segue quindi un attacco alle attività del Comune, che ha considerato prioritaria questa situazione rispetto alle tante emergenze in corso in queste settimane. Così Saviano: “Verona è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in consiglio comunale. Esiste una città che so essere aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla. Ed è drammatico che questa delibera arrivi mentre le altre attività del Consiglio, forse prioritarie, sembrano essere bloccate da giorni, e mentre Verona è l’ottavo comune italiano per numero di contagi“.
La promessa e la reazione dei sindacati
Il post si chiude con una promessa di Saviano alla cittadinanza di Verona: “Anche se ufficialmente non sono più un vostro concittadino, continueremo comunque a scambiarci opinioni anche quando non saremo d’accordo, a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull’operato dei nostri amministratori anche quando saremo controcorrente. Perché è questo che fanno i cittadini“.
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La mozione per la revoca della cittadinanza onoraria era passata con 20 voti favorevoli, 7 astenuti e un contrario. Tra le motivazioni figurano “il mancato ringraziamento di Saviano al Comune di Verona e il fatto di non avere mai manifestato la volontà di venire a ritirarla“. Duro il commento anche dei sindacati confederali: “È una decisione che ferisce“.