[scJWP IdVideo=”vZVNJg9W-Waf8YzTy”]
Un “Ciumbia, mi sono dimenticato“, a sottolineare il suo errore al seggio. Protocollo sanitario per il voto non rispettato da Matteo Salvini a Milano, recatosi alle urne per votare per il referendum. Le norme prevedono che prima di entrare al seggio e prima di prendere la scheda elettorale il cittadino debba igienizzare le mani con i gel messi a disposizione.
Mani non sanificate: la reazione a caldo di Salvini al seggio
Niente di tutto questo per il leader leghista, che entra nell’aula, mostra la tessera elettorale, la carta d’identità e poi passa a ritirare la scheda. Tutto questo senza passare dai dispenser di gel davanti a lui. “Le sanificherò doppiamente la prossima volta“, taglia corto Salvini parlando con i giornalisti che lo aspettavano dopo il voto.
[scJWP IdVideo=”wDXe5UQo-Waf8YzTy”]
Il leader della Lega, fuori dal seggio elettorale, guarda già avanti. E nega che l’esito delle elezioni, qualunque sia, possa essere utilizzato nella lunga battaglia che l’opposizione sta facendo con il governo di Giuseppe Conte. “Da domani sarò di nuovo in ufficio indipendentemente dal risultato elettorale. Non è un dato che userò a livello nazionale“, garantisce infatti Salvini.
Regionali e referendum: il punto di vista del leader della Lega
“Ci sono sette Regioni che vanno al voto, e partiamo da cinque regioni a due per il centrosinistra – ricorda Salvini –. Verranno eletti mille sindaci, sette governatori e sicuramente ne avremo di più rispetto ad oggi. Poi c’è un referendum, a cui per coerenza ho confermato il sì che avevo dato più volte in parlamento“.
“Sono due belle giornate, ho buone sensazioni. Poi aspettiamo stasera“, ha concluso il leader del Carroccio. Che così ha riassunto i due giorni di votazioni: “È una bella giornata, come quella di ieri. Una giornata di partecipazione, di vita, di democrazia“. “E poi – la conclusione di Salvini –, come sempre, decidono i cittadini“.