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“Dopo la pandemia, ci manca una guerra. Dobbiamo fare di tutto per scongiurarla, abbassando i toni da parte di tutti. Quindi se fossero necessari degli interventi, li faremo. La domanda da porci è: quanto sono servite le passate sanzioni?“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, entrando alla sala Tempio di Adriano di Roma per partecipare alla Giornata Nazionale del Braille.
Salvini insiste sulle sanzioni, non considerandole il punto di partenza con cui affrontare l’emergenza tra Russia e Ucraina. “Quanto hanno risolto? Quanto sono costate all’Italia, alle imprese e alle aziende italiane? Quindi, lavoriamo per la pace, tutti abbassando i toni – è il suo appello –. Perché a volte sembra che qualcuno tifi per la guerra. Perché sarebbe un disastro, e l’Italia ne pagherebbe le conseguenze più care di tutti“.
Salvini, le sanzioni alla Russia e la crisi energetica
Sulle conseguenze di cui sopra, Salvini ha un’idea chiara. “Il caro energia è devastante adesso, figuriamoci con un eventuale conflitto e l’interruzione della fornitura di gas – spiega –. Anzi, bisogna lavorare per la pace all’estero e correre come matti in Italia per produrre più gas, estrarne di più e importarne di più. E dobbiamo lavorare su altre energie, le rinnovabili, il nucleare. Bisogna correre per tornare indipendenti. Le sanzioni sono l’ultima opzione. Perché sanzione chiama contro-sanzione. E a rimetterci sono le imprese e le famiglie italiane“.
“Io condanno ogni lesione dei confini. Ho difeso quelli italiani e proteggerò anche quelli stranieri. Mi stupisco della sinistra che si disinteressa dei confini italiani, ma si occupa di quelli stranieri. I confini sono sacri e non si violano. Non si tratta di tifare Russia o Ucraina, ma per la pace – ha continuato Salvini –. Lavoro per far sì che vinca la diplomazia. Appoggio quello che sta facendo Draghi, che ha una posizione prudente, equilibrata e dialogante. Spero che vada sia a Kiev che a Mosca“.
Covid e referendum: cosa succede in Italia
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Non manca però una riflessione sulla situazione interna e ciò che sta per avvenire in Italia riguardo al Covid. “Tutta Europa va verso le riaperture. Per quel che ci riguarda il 31 marzo finisce lo stato di emergenza e quindi tutto quello che ne consegue“. Così Salvini, entrando alla sala Tempio di Adriano per partecipare alla Giornata Nazionale del Braille. “Il governo ha messo la fiducia su ddl Covid e Milleproroghe? Noi la fiducia al governo l’abbiamo sempre votata. Il Pd sull’Ilva ha votato contro il governo, ma non avete domandato a Letta il perché“, continua il leader della Lega.
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Infine il suo punto di vista sui referendum. Dopo che la Consulta ha bocciato quelli su eutanasia e cannabis, restano quelli sulla giustizia. “I referendum sulla giustizia sono una grande occasione di futuro per tutti gli italiani. C’è una parte di Magistratura che in questi anni ha fatto politica, noi vorremmo che 60 milioni di italiani siano giudicati da giudici liberi“, spiega Salvini, a margine della presentazione del libro di Palamara alla Galleria Alberto Sordi a Roma. “Ci sono troppi innocenti che finiscono in galera e poi vengono rilasciati. Ci sono mille italiani all’anno che vengono arrestati e poi liberati perché innocenti. Nessuno ne paga le conseguenze“, conclude.