Salvini: “Settimana del ritorno alla normalità. Immigrati? No attese”

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Matteo Salvini rilancia la sua richiesta di un ulteriore ritorno alla normalità per l’Italia, dopo oltre un anno di restrizioni per contrastare il Coronavirus. Lo fa nel corso di un punto stampa a Palazzo Lombardia, nel corso del quale affronta una lunga serie di argomenti d’attualità.

Salvini e le riaperture: “Questa è la settimana”

Conto che questa sia la settimana di un positivo, graduale ritorno alla normalità – spiega Salvini –. I dati sono positivi, gli italiani dimostrano buonsenso. Si prenda atto della situazione sotto controllo e si restituisca il diritto al lavoro e alla libertà“.

L’obiettivo della Lega è di ridiscutere dell’annosa questione con il Governo. Insieme a quello, sempre caro al Carroccio, dell’immigrazione. “Di questo tema parleremo con il presidente Draghi. Insieme al tema sbarchi, perché 2.148 sbarchi in 24 ore non sono compatibili con un Paese che vuole ripartire. E insieme al Decreto Sostegni, che vedrà la luce giovedì“, preannuncia Salvini.

La Lega tra il nodo immigrati e la riforma della giustizia

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Sulla questione, la Lega ha un’idea ben precisa. “Noi a Draghi porteremo i modelli degli altri Paesi europei. Chiederemo che l’Italia si comporti come Spagna, Grecia e Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia. Non do promozioni o bocciature“, insiste Salvini. Che torna anche a parlare di colei che al Governo ha preso il suo posto. “Con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ci siamo messaggiati ieri. Però se aspetta la solidarietà europea penso che andrà a finire come sui vaccini: il nulla“.

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Quindi Salvini si sofferma sulla riforma della giustizia proposta dalla Lega insieme a un inedito alleato: i Radicali. “Che la giustizia in Italia abbia bisogno di profonde, significative e condivise riforme è evidente a prescindere dagli ultimi scandali. L’iniziativa della Lega e dei Radicali insieme non è contro qualcuno, ma è di stimolo al Governo e al Parlamento. Se non riusciranno a fare queste riforme, ci penseranno i cittadini – attacca il segretario del Carroccio –. Il fatto che vengano promossi da due forze politiche così lontane e diverse su molti fronti significa che le nostre richieste sono equilibrate“.

Salvini, la frecciata a Letta e l’endorsement per Bertolaso e Albertini

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Sul Copasir ci metteremo d’accordo, ma non perché ce lo chiede Letta“, spiega poi Salvini commentando la richiesta del numero uno del Partito Democratico di affidare la presidenza del Copasir a un esponente di Fratelli d’Italia, al posto del leghista Raffaele Volpi. “Letta ha delle ben strane priorità. Passa dallo Ius Soli a una missione europea nel mar Mediterraneo per aumentare gli arrivi in Italia. Quindi permettetemi di non commentare le esternazioni un po’ ondivaghe e confuse di Letta“.

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Infine il futuro della poltrona di sindaco, a Milano e non solo. Mercoledì ci sarà il vertice tra i partiti di centrodestra per parlare del prossimo turno di elezioni amministrative. Lo conferma lo stesso Salvini: “L’abbiamo chiesto noi. Ne parleremo, poi se i candidati ci saranno tra una o due settimane non è un problema, visto che si vota a ottobre. Se non c’è nessun veto su Bertolaso a Roma e Albertini a Milano sono la persona più felice del mondo, da milanese di nascita e romano di residenza. Ma faccio parte di una squadra, e serve il consenso di tutti“.

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