Salvini: “L’uscita di Fazio dalla Rai non è un affare di Stato”

Stamattina il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini si è recato a Firenze per l’avvio dei lavori del passante e stazione dell’Alta velocità. Ha anche rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni, tra cui una riguardante l’addio alla Rai di Fabio Fazio. “L’ultima cosa che mi può interessare sono i palinsesti televisivi, però c’è una libera scelta, un conduttore che ha accettato liberamente un’offerta, spero per lui consistente, di un’emittente televisiva privata. Siamo in democrazia, auguri e buon lavoro. Penso che la Rai in questo Paese possa contare su tante donne e tanti uomini altrettanto in gamba senza che nessuno ne faccia una questione di Stato“.

Alta velocità, Salvini: “Le infrastrutture devono unire il Paese”

Salvini ha parlato anche dell’alta velocità. “Spero che le infrastrutture uniscano il Paese nei prossimi anni. La politica ha il dovere di dividersi su alcuni temi e scelte, ma queste opere devono unire la politica e il Paese. Come dimostra questo inizio di cantiere, le opere si possono fare ascoltando i territori, spiegando tutto. Anche la compatibilità ambientale è fondamentale e Firenze ha un tessuto e un sistema viario molto articolato. Questi lavori fin troppe volte interrotti andranno avanti fino al 2028“.

“Ho trovato in forma Berlusconi”

Non è mancato neppure un commento sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, il presidente di Forza Italia. “Berlusconi l’ho visto in forma, combatte come un leone. Spero di incontrarlo presto a casa e non in una stanza d’ospedale. Ho ancora tanto da imparare da lui“, ha dichiarato Salvini.

Stadi, Salvini: “È mio impegno costruire impianti più moderni e più sicuri”

Il vicepremier ha poi parlato degli stadi. “Non penso che si aprano fascicoli d’inchiesta tra giocatori di calcio e tifosi. Penso ci siano cose più importanti. Una cosa su cui lavoro da ministri è accelerare sulla costruzione di nuovi stadi più moderni e più sicuri in tutta Italia. Non possiamo permetterci di averne troppo vecchi e poco sicuri. I fondi europei non vanno per gli stadi“.

“A guerra finita potremo avviare la ricostruzione con aziende italiane”

Potremo avviare la ricostruzione con tante aziende italiane a guerra finita in Ucraina“, ha osservato Salvini. “Spero che il gesto grandioso del Santo Padre, il dono del ramoscello d’ulivo al presidente ucraino possa essere la via maestra. L’obiettivo di tutti è quello della pace, è scontato. In Italia si fanno tante polemiche su tutto“, ha concluso.

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