Salvini, le richieste del dopo crisi: “Fuori Conte, no Pd al governo”

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Matteo Salvini torna all’attacco nei confronti del Governo. E pone la giornata di venerdì come ultimo giorno entro il quale risolvere il vuoto in cui si è venuto a trovare Giuseppe Conte dopo le sue dimissioni e nell’attesa di un eventuale terzo incarico da premier. E, a margine di una iniziativa della Lega all’Agenzia delle Entrate a Roma, il leader del Carroccio parla chiaro: “Io spero che finisca venerdì il teatrino di compravendita di senatori, perché l’Italia ha problemi diversi da quelli di Conte e Renzi“.

Salvini e le proposte della Lega a Mattarella

Quindi da Salvini arriva una ricetta, che la Lega intende presentare a Sergio Mattarella per mettersi alle spalle la seconda esperienza governativa di Conte: “Noi proporremo al Capo dello Stato una visione del Paese diversa – spiega il leader della Lega –. Vogliamo ripartire dal taglio delle tasse, pace fiscale, azzeramento del codice degli appalti, riforma della Giustizia e sicurezza nelle scuole. Se si vuole discutere di questo, ci si siede al tavolo“.

Quindi viene ribadita la linea che la Lega ha sempre adottato, sin da prima che la crisi di governo fosse formalizzata. “Se Conte non ha i numeri, siamo disposti a discutere. La via maestra è sempre quella delle elezioni. Chi volesse ragionare di temi concreti, ci trova. Siamo qui“, aggiunge Salvini.

Il no (con riserva) al governo di unità nazionale

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Bocciata ancora una volta la possibilità di un governo di unità nazionale proposto da Forza Italia. Salvini è estremamente severo: “Un governo con il Pd, che vuole azzerare quota cento e tornare alla legge Fornero, per me è impossibile. Io voglio difendere lavoratori e pensionati. Come faccio a lavorare con chi li affama? Il Maie? Mi sembra un centro commerciale più che un nuovo gruppo“, tuona il segretario della Lega.

Poi, anche in questo caso, una parziale riapertura. “Se cambiano idea siamo qui. I capisaldi nostri sono: lavoro, pensioni, salute e scuola. Se ci aggiungiamo una bella riforma della giustizia, abbiamo fatto bingo“, spiega ancora Salvini.

Salvini contro Arcuri: “Se salta Conte, salta anche lui”

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Il leader della Lega, infine, ne ha anche per Domenico Arcuri, commissario straordinario per il contrasto all’emergenza Covid. “Io penso che Arcuri risponderà di quello che ha fatto e non ha fatto. Io so che ci sono già inchieste in corso sulle mascherine, sulle siringhe, i banchi a rotelle. Qualcuno ha speso troppo, ed è denaro pubblico. Per quanto mi riguarda anche se guadagnasse un euro sarebbe denaro sprecato, visto quello che ha fatto. Io penso però che se saluteremo Conte saluteremo anche Arcuri“, ha concluso Salvini.

Centinaio e l’ipotesi governo di centrodestra con Renzi

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Sulla vicenda entra anche Gian Marco Centinaio, senatore della Lega che aggiunge un ulteriore tassello rispetto al suo leader Salvini. “Andremo da Mattarella per dire che questo Governo ha finito – afferma –. Dall’altra parte faranno di tutto per rimanere attaccati alla poltrona. Noi abbiamo vissuto l’esperienza Conte per 14 mesi, e se siamo andati via un motivo c’era. Ci possiamo permettere una crisi in questo momento? Meglio questo per due settimane, piuttosto che andare avanti con questo Governo e questo Presidente del Consiglio“.

Quindi l’apertura a un governo a larghe intese, ma a guida Lega. E con eventuali responsabili, che però farebbero il tragitto opposto rispetto agli attuali tentativi di Conte. “Siamo disponibili a un Governo di centrodestra con i nostri responsabili. Renzi? Se dice di essere un responsabile, allora sediamoci a un tavolo con lui“. Così Centinaio, che rispetto alla linea di Salvini aggiunge un’ulteriore ipotesi su ciò che la Lega potrebbe mettere in campo nei prossimi giorni.

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