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Un vero e proprio tour de force, che lo ha portato nel giro di circa 24 ore a intervenire prima da Milano, poi da Firenze e infine da Cervia. La campagna elettorale è già scoppiettante per il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini. Che in uno dei molteplici impegni di queste ore, quello nel capoluogo toscano, ha sdrammatizzato i toni delle elezioni e parlato anche della sua squadra del cuore, il Milan.
“Sarà una campagna elettorale sui generis, a Ferragosto. Per me non ci saranno vacanze – ha infatti affermato Salvini –. In questa settimana sarò in Romagna, in Veneto, in Puglia, in Calabria, poi a Lampedusa. Non per vacanza, ma per lavoro. Il 13 agosto sarò a San Siro alle 18:30, quelle due ore di pausa me le concedo per Milan-Udinese. E conto che Milan e Fiorentina diano filo da torcere a tutti“.
L’attacco da Cervia: “Contro Legge Fornero e sbarchi”
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Ultima tappa del tour del force del fine settimana è stata però Cervia. E qui, intervenendo alla festa della Lega Romagna, Salvini ha anticipato alcuni temi del suo programma di Governo: “In materia di pensioni e lavoro sono orgoglioso di Quota 100. Occorre evitare il ritorno in vigore dal primo gennaio della Legge Fornero. Se vinciamo le elezioni l’obiettivo è l’azzeramento della Legge Fornero e arrivare a Quota 41“.
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“Immigrazione? Nel luglio di quest’anno abbiamo superato gli sbarchi registrati in tutto il 2019, quando c’era la Lega a controllare i confini del nostro Paese. Voglio che in Italia entrino persone perbene, non ne posso più di barchini e barconi“, ha quindi aggiunto Salvini. Già nel pomeriggio, su Facebook, il segretario del Carroccio aveva rilanciato questo dato sull’immigrazione attaccando l’operato dell’attuale ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Salvini tra fiducia e cautela: “C’è voglia di cambiamento, ma prima si voti”
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Domenica mattina invece, come detto, il segretario nazionale della Lega si era recato a Firenze, per tenere una conferenza stampa nella nuova sede del suo partito. “Anche in quelle terre che la sinistra considerava cosa sua, non ci sono terre di qualcuno. La Toscana è una terra straordinaria, e io sento tanta voglia di cambiamento. Non solo da parte degli imprenditori, del mondo produttivo, ma anche da parte degli operai, dei precari, degli ultimi. A questi la Lega ha dato e saprà dare risposte“, ha dichiarato.
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Salvini ha anche ripreso il tema della leadership di coalizione: “Chi andrà a Palazzo Chigi lo devono decidere gli italiani. Vedo sondaggi dove il centrodestra ha già vinto, anche in Toscana. Calma, dobbiamo avere i piedi ben piantati per terra. Non si festeggia nulla prima del tempo. Sicuramente c’è voglia di cambiamento. Il Pd e i 5 Stelle avranno una severa lezione. La competizione interna è bella, ma rispettosa. Il centrodestra torna a essere compatto“.
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Questi invece i principali obiettivi del suo programma esposti a Firenze. Così Salvini: “Sul tema del lavoro ci impegniamo ad azzerare una volta e per tutte la legge Fornero. Poi pensiamo alle tasse con una doverosa pace fiscale, sicurezza. Quindi assumere almeno 10 mila tra poliziotti e carabinieri, accendere nuove telecamere di sorveglianza, riprendere il piano carceri e bloccare gli sbarchi. E poi c’è il tema della sicurezza, faremo proposte. Non possiamo fare a meno del nucleare, dei termovalorizzatori, non possiamo dipendere da altri“.
Russia e non solo: Salvini (ancora) contro Conte
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Caldissimo anche il tema dei presunti rapporti con la Russia. “Spero che da qui al 25 settembre tutti parlino d’Italia, non di Russia, Cina o altro. Perché votano gli italiani – è stato l’appello di Salvini –. In Toscana ogni tanto una certa sinistra ha il vizietto, quando fai censura sulla cultura, quando decidi che uno spettacolo non si deve fare se c’è il regista o attore leghista. È violenza“.
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Ma anche prima di partire per Firenze, da Milano, Salvini aveva riaperto la polemica sui presunti rapporti con la Russia. “Più che le smentite della massima autorità dei servizi segreti, che deve dire che sono tutte balle, non ho altro da aggiungere. Dietro agli sbarchi non ci sono i russi. Dietro alla caduta del Governo c’è la manina di Conte“, aveva attaccato nel corso di un punto stampa in stazione Centrale. “Non vado a Mosca da non so quanti anni e non so da quanti mesi non vado all’ambasciata – ha quindi aggiunto –. Continuo a lavorare con tutti, a partire dagli americani, per la pace. La guerra prima finisce meglio è“.
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Il candidato del centrodestra per le elezioni regionali in Lombardia, infine, “per me si chiama Attilio Fontana. Ma siccome in queste settimane ho lavorato per un centrodestra unito, il centrodestra deve esprimere una candidatura unitaria in Lombardia e nelle altre Regioni“. Così Salvini, nel corso del suo punto stampa in stazione Centrale a Milano. “Non voglio imporre Attilio Fontana, ma squadra che vince non si cambia. L’importante è che il candidato sia uno e che non si divida il centrodestra. Si vota tra diversi mesi, e quindi penso che se ne potrà parlare dal 26 settembre“, la sua conclusione.